Bayer-Inter, Inzaghi in conferenza: “So da dove sono partito”, poi sulle assenze

Vigilia di Bayer Leverkusen-Inter. A poco più di 24 ore dal calcio d’inizio, Simone Inzaghi ha introdotto alla sfida in conferenza stampa. 

In Renania per avvicinarsi sempre di più alla qualificazione diretta agli ottavi di finale di Champions League ed evitare due partite ulteriori in un calendario già molto fitto. Questo è l’obiettivo dell’Inter, finora autrice di un cammino quasi impeccabile nella massima competizione europea. La formazione nerazzurra, dopo aver mandato k.o. un’altra squadra tedesca nell’ultimo turno, vuole provare il colpo grosso e ipotecare il passaggio del turno.

Tra il dire e il fare, in questo caso, c’è però di mezzo il Bayer Leverkusen, compagine che l’anno scorso veniva denominata “Bayer Neverlusen” per mesi, fino alla finale di Dublino. Un avversario più che ostico, specialmente nel suo fortino, di cui tutti riconoscono il valore, a partire da Simone Inzaghi. Il tecnico nerazzurro ha detto la sua in merito nella conferenza stampa della vigilia.

Bayer Leverkusen-Inter, la conferenza stampa di Inzaghi

Nella sala stampa della BayArena, il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti presenti, che si sono focalizzati sulla sfida e sui numeri di questa squadra in Champions League.

Sulla classifica e il passaggio del turno:

Sappiamo il cammino che abbiamo avuto finora: è stato ottimo, sappiamo che a 17 punti potresti esserci, ma a 18 ci sei sicuramente. Ci mancano tre partite, domani giochiamo contro una delle squadre più forti d’Europa che in sedici mesi ha perso tre partite. Ci siamo preparati, sapendo che incontriamo una squadra molto molto forte.

Sull’avversario e sul modulo di gioco:

Il Leverkusen l’abbiamo visto e rivisto, perché ultimamente ha giocato a quattro in difesa, per lunghi tratti a tre. Siamo pronti a qualsiasi modulo, parliamo di una squadra che è riconoscibile, allenata da un ottimo allenatore, che ha portato i suoi principi. È una squadra che gioca molto bene a calcio dal basso, che pressa molto bene. 

Simone Inzaghi
Bayer Leverkusen-Inter, la conferenza stampa di Inzaghi (laPresse) spaziointer.it

Sul percorso fatto da allenatore dell’Inter:

Alleno l’Inter e ho la fortuna di avere questi ragazzi che mi hanno dato tutto da tre anni e mezzo. So da dove sono partito e sappiamo dove siamo arrivati: fino al 2021 la squadra ha faticato tanto in Europa, noi insieme allo staff, ai tifosi, ai giocatori, abbiamo fatto un grande cammino. Penso alle partite con Real Madrid e con Liverpool nel primo anno: sono state fantastiche, giocate in modo strepitoso, da allenatore mi hanno riempito d’orgoglio.

Sulla differenza di numeri tra Campionato e Champions League:

Sappiamo che in Champions abbiamo avuto un certo percorso e in campionato un altro: dobbiamo alzare l’attenzione, migliorare la fase di non possesso tutti insieme, in campionato le ultime partite le abbiamo fatte molto bene. Domani sera sarà importante dare seguito a queste gare.

Sull’Atalanta, attuale capolista del campionato, e sulla lotta Scudetto:

Le vanno fatti i complimenti, per quanto fatto sia in Europa che in campionato negli ultimi anni. Però dire una favorita mi torna difficile, mi ritorna in mente quello che ho detto il 13 luglio: dissi che sarebbe stato un campionato avvincente, con tante protagoniste e diverso da quelli precedenti. 

Su alcuni singoli:

Sono soddisfatto di Taremi, è un giocatore che ho voluto insieme alla società: tutti i suoi compagni gli vogliono bene, in Champions ha giocato da titolare e abbiamo tredici punti. Lautaro e Thuram sono quelli che stanno giocando di più, Arnautovic ha avuto qualche problema ma quando l’ho messo in campo mi ha dato grandi risposte, Correa è tornato a stare benissimo. Domani tra centrocampo e attacco c’è abbondanza, meno in difesa: ad Acerbi e Pavard si è aggiunto Dumfries, oltre a Palacios che non è in lista.

Gestione cookie