Ultime Inter, la polemica inaspettata di Frattesi: “Stiamo andando un po’ oltre”

Frattesi non si risparmia: il centrocampista nerazzurro ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa dove non si è trattenuto.
Davide Frattesi si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a La Stampa, offrendo uno spaccato della sua carriera e del suo stile di gioco. Tra Nazionale e Inter il centrocampista ha analizzato molti aspetti della stagione corrente.

L’ex Sassuolo non gode certo di un minutaggio alto nell’Inter di Inzaghi, ma si è quasi sempre fatto trovare pronto quando il tecnico nerazzurro ha deciso di puntar su di lui.

La lunga intervista di Frattesi

Frattesi apre l’intervista rispondendo ad una domanda sulla sua adorata nonna:La nonna? Non sono riuscito a portarla sul pullman (per la festa scudetto, ndr), ma ha partecipato ad altri festeggiamenti”. E a proposito di festa scudetto, aggiunge: Di sicuro voglio fare il bis per rivedere una coreografia splendida come quella prima di Inter-Torino di aprile”.

Davide Frattesi
Ultime Inter, la polemica inaspettata di Frattesi: “Stiamo andando un po’ oltre”- lapresse – spaziointer.it

Sul ripetersi: “Ci sono più squadre. Nella scorsa stagione c’erano solo la Juventus e un po’ il Milan. Adesso si sono aggiunte Atalanta, Fiorentina, Lazio e Napoli. Due squadre possono sbagliare, ma ci sono le altre. È un torneo molto più aperto“.

Frattesi parla poi dell’Inter considerata nettamente più forte dagli addetti ai lavori: “Se dà fastidio sentirsi ripetere che l’Inter è la squadra nettamente più forte? Sì e no. Perché le partite vanno giocate in campo, fuori a chiacchiere è facile. E non è detto che una squadra vinca sempre. Basta vedere il Real Madrid e il City di questi mesi. I giocatori rendono in base al contesto. Un giocatore fuori ruolo sembra scarso. Nei momenti negativi si vede la forza di un gruppo. A noi è capitato dopo l’eliminazione in Champions e con l’Atletico Madrid. Non ce l’aspettavamo dopo l’andata. Abbiamo dovuto trovare subito la forza di andare avanti”.

“Titolare in Nazionale ma non all’Inter? Per me è uno stimolo in più. Ogni cosa va sempre presa per il verso giusto. Altrimenti diventa tutto troppo grande. La concorrenza aiuta a dare sempre il massimo. Quando andiamo in Nazionale, i miei compagni dell’Inter mi prendono in giro: ‘Ecco vai da papà Luciano’, scherzando sul CT che mi schiera dall’inizio”. Come me giocava bene la sua Roma, quando ero nella Primavera giallorossa”.

In estate era uscita la notizia da più fonti secondo cui Frattesi sarebbe stato insofferente a causa del minutaggio all’Inter: “In quel momento l’unico mio pensiero era trovare le esche giuste per andare a pesca in Sardegna. Ho fatto il permesso per praticare l’altra mia grande passione: la pesca subacquea. Poi si è messo in mezzo mio fratello ed è stato un disastro”.

Poi la polemica sulle troppe partite: “Stagione lunghissima? Non mi lamento, siamo fortunati. Però stiamo andando un po’ oltre. Non lo dico per il numero di partite in sé quanto per le conseguenze sullo spettacolo. A un certo punto, tra Super Champions, Supercoppa a Riyad e Mondiale per club, sei cotto. Cosi il rischio è che la qualità del gioco espresso venga un po’ meno”.

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