Il centrocampista armeno è un asso per mister Inzaghi, pronto ad affidargli un nuovo ruolo dai compiti affini alla sua eccezionale tecnica
Si sta prendendo la scena all’Inter, contro ogni aspettativa. Durante la Domenica Sportiva, l’analisi tagliente di Lele Adani ha acceso i riflettori su un’idea che potrebbe rivoluzionare l’attacco nerazzurro, proprio grazie al suo apporto: parliamo di Henrikh Mkhitaryan. Una suggestione? Forse. Una soluzione concreta? Lo scopriremo presto.
Adani non ha usato mezze misure: Mkhitaryan seconda punta sarebbe perfetto: “L’Inter è il modello più evoluto del nostro calcio, ma non replicabile. Questo gruppo ha costruito un’intesa che permette di dominare e variare i ritmi di gioco con una fluidità unica. Mkhitaryan è un esempio perfetto: un giocatore capace di interpretare più ruoli, grazie alla sua visione, esperienza e capacità di leggere gli spazi.”
Mkhitaryan, nuovo ruolo per il top player di Inzaghi?
L’idea di vederlo più avanzato, in un ruolo vicino a Lautaro Martinez, non è così folle come sembra. L’assenza di Marcus Thuram pesa, e Simone Inzaghi potrebbe scegliere di sorprendere tutti schierando l’armeno in posizione più offensiva. Non sarebbe la prima volta che Mkhitaryan veste i panni di un jolly offensivo: la sua carriera è un viaggio attraverso posizioni diverse, sempre con la stessa classe.
Perché Mkhitaryan come seconda punta? L’Inter ha indubbiamente bisogno di mantenere quella capacità di occupare spazi in modo imprevedibile, soprattutto contro un Milan affamato di rivincita e galvanizzato dall’arrivo di Sergio Conceiçao. Lautaro, da solo, non è sufficiente. Il Toro è straordinario nel gioco sporco, ma spesso fatica a riempire l’area di rigore.
Un partner intelligente come Mkhitaryan, capace di dialogare con i centrocampisti e inserirsi con tempi giusti, potrebbe essere chiave per sbloccare una partita che si preannuncia intensa e combattuta.
Inter, Inzaghi sempre più flessibile: la sua Inter continua a sorprendere
La questione dei ruoli, come ha sottolineato Adani, è ormai in effetti relativa in un’Inter che domina il gioco con movimenti corali. Inzaghi ha costruito una macchina in grado di adattarsi a ogni situazione, e Mkhitaryan è perfetto ingranaggio di questa flessibilità tattica.
“Non è una questione di numeri o schemi fissi” – ha concluso l’ex difensore Adani – “ma di relazioni sul campo che rendono l’Inter pericolosa con molti uomini”. Il messaggio è chiaro: i ruoli tradizionali sono un’illusione. Nell’Inter di Inzaghi, Mkhitaryan può diventare tutto ciò che serve. Anche una seconda punta.