All’indomani della cogente sconfitta in Supercoppa arriva la sentenza in chiave Inter che spiazza tutti e che discolpa parzialmente Asllani.
Una luce inattesa da una sponda del Naviglio, il buio dall’altra. È questa la situazione che sta vivendo la Milano nel pallone. Ma clamorosamente, in modo particolare pensando al momento storico delle due squadre, è il Milan a vivere un momento tanto entusiasmante quanto inaspettato, mentre l’Inter si lecca le ferite per un k.o. che ha evidenziato le lacune di una formazione che nelle ultime uscite avevano inanellato una serie di risultati positivi che mai lasciava presagire ad una simile sorte.
Inter, l’analisi del giorno dopo il derby: la sentenza su Asllani
Nonostante il gol del 2-1 sia viziato da un fallo di Morata su Asllani, come sostenuto anche da ex arbitri, gli errori di Sozza non rappresentano un alibi per i campioni d’Italia, capitolati inspiegabilmente dopo il doppio vantaggio firmato Lautaro–Taremi. Buona parte del popolo nerazzurro si è scagliata contro Asllani, reo di non aver difeso a dovere sulla rete del sorpasso rossonero. Ma Riccardo Trevisani, intervenuto a “Cronache di Spogliatoio”, non punta il dito solo sull’albanese.
Il noto giornalista e telecronista ha esaminato come di seguito la gara:
“Se si riguardano i gol c’è scritto Asllani da tutte le parti, perché è lui che si perde il taglio di Leao ed è lui che perde quel pallone del 2-1, anche se probabilmente c’è un mezzo fallo, quindi inevitabilmente diventa il colpevole.”
Inter, non solo Asllani nell’occhio del ciclone: la critica di Trevisani
La rimonta subita dall‘Inter rappresenta un concorso di colpe secondo Trevisani:
“Però Taremi liscia la palla a 4 metri dalla porta, Carlos Augusto non segna a 4 metri dalla porta e Dumfries centra Magnan a 4 metri dalla porta. Sommer sbaglia sia il piazzamento di Lautaro vicino alla barriera e pure lo sdraiarsi sul gol di Theo. Sicuramente le colpe le prenderà Asllani ma non è l’unico colpevole.”
Il giornalista ha individuato un’altra problematica che sta affliggendo i nerazzurri di Inzaghi:
“Inzaghi ha una serie di assenze onestamente pesanti, non ha potuto togliere Bastoni dopo la pallonata ricevuta perché pure De Vrij era infortunato e aveva già Acerbi e Pavard fuori, che sono fondamentali. Bisseck ha coperto molte lacune, De Vrij ha fatto delle grandissime partite e Bastoni è un mostro. Ma alla fine se giocano sempre gli stessi fanno fatica.”
Non c’è tempo per piangersi addosso. Si riparte subito da Venezia, nell’auspicio di recuperare qualche pedina dello scacchiere di Inzaghi.