Simone Inzaghi ha perso la pazienza nei confronti della classe arbitrale italiana: il dato dell’ultimo periodo non lascia dubbi.
Si è mostrato visibilmente stizzito mister Simone Inzaghi dopo il derby, chiusosi sul punteggio di 1-1. Al tecnico dell’Inter non è andato affatto giù la svista arbitrale del direttore di gara, Daniele Chiffi, a margine del chiaro contatto in area di rigore tra Thuram e Pavlovic. Un episodio che ha fatto perdere completamente la pazienza all’allenatore nerazzurro, il quale nel post gara è stato molto duro: “I ragazzi sono andati oltre agli episodi: tre gol annullati, tre pali e un rigore clamoroso non fischiato su Thuram. Ci sta che possa sfuggire all’arbitro, ma chi sta al Var non può non richiamarlo. Ho visto trasmissioni sportive fare giurisprudenza sull’Inter, al quarto episodio di questo tipo inizio ad arrabbiarmi”.
Gli episodi a sfavore che l’Inter ha dovuto mandare giù per forza di cose sono stati sin qui troppo e tutti concentrati in pochissime settimane. Alcuni di questi, sono risultati decisivi, basti pensare alla finale di Supercoppa Italiana. Serie di errori e sviste arbitrali che hanno fatto perdere le staffe a mister Simone Inzaghi, solitamente pacato dinanzi alle telecamere con il suo aplomb ben definito. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato di certo la non decisione di Chiffi in merito al contatto tra Thuram e Pavlovic. Sul banco degli imputati anche Doveri, arbitro al Var durante il derby.
Secondo quanto riportato dal quotidiano ‘Il Corriere dello Sport’, lo sfogo di mister Simone Inzaghi nel post gara di Milan-Inter sarebbe stato indotto da un accumulo di episodi contro, incassati in un unico mese. Dal 6 gennaio a Riyad fino al 2 febbraio, il tecnico avrebbe nella testa cinque principali circostanze in cui la sua Inter sarebbe stata fortemente penalizzata. Dopo i fatti di Supercoppa, la serie di torti arbitrali è proseguita con il contatto in area tra Thuram e Skorupski in Inter-Bologna, con fallo attributo all’attaccante francese.
In seguito, contro l’Empoli c’è stato il colpo di “karate” in area di Ismajli, passato inosservato. Poi il braccio largo di Baschirotto nella gara disputata al Via del Mare contro il Lecce e il rigore non fischiato a Thuram dopo l’evidente contatto con Pavlovic. Senza dimenticare, prima ancora, del fallo non visto su Asllani nella finale di Supercoppa, episodi da cui è successivamente nato il gol che ha riaperto la gara su punizione di Theo Hernandez. Dunque, stando sempre al ‘Corriere dello Sport’, 3 episodi su 5 sono risultati determinati in chiave risultato.
Quello di Simone Inzaghi è stato uno sfogo lecito, ma come è stato preso dalla società? Stando a quanto fatto trapelare dal Corriere dello Sport, il club nerazzurro avrebbe fatto sentire la massima vicinanza al tecnico dopo quanto accaduto nel derby. Infatti, quanto manifestato da Inzaghi nel post gara rispecchia anche il pensiero della proprietà. Tuttavia, Beppe Marotta, sta preferendo mantenere un basso profilo, scansando ogni polemica, come fatto ieri a margine dell’Assemblea Elettiva della FIGC.
L’Inter condivide a pieno il pensiero del mister, ma non vuole che questo fattore venga usato come scusa. Da parte della società nerazzurra c’è la necessità di continuare il proprio cammino verso gli obiettivi prefissati, isolandosi dagli episodi, seppur siano a sfavore. Il club meneghino, di fatto, non ha alcuna voglia di prestare il fianco agli alibi tenendo bene fisso nella mente quali sono le proprie intenzioni, ovvero, quelle di essere protagonisti in tutte le competizioni.
This post was last modified on 4 Febbraio 2025 - 11:04