Oggi è giorno di sorteggi, e l’Inter saprà l’avversaria degli ottavi. Nel frattempo un ex Inter ha le idee chiare: l’Inter in Champions League arriverà lontano.
Alle 12 di quest’oggi l’Inter scoprirà l’avversaria per gli ottavi di Champions League e la parte del tabellone in cui si andrà a inserire. I nerazzurri pescheranno un’olandese, o il PSV di Perisic o il Feyenoord. Con l’eliminazione di Milan e Juventus si è infatti scampata la possibilità di un derby italiano.
Rispetto alla campagna in campionato, il percorso europeo dell’Inter è stato sicuramente fin qui notevole. Essere arrivati tra le prime 8 è stato fondamentale per non appesantire ulteriormente un calendario già di per sè ben denso.
Nonostante l’Inter venga da una brutta sconfitta allo Stadium contro la Juventus e più in generale da un periodo non grandioso, c’è chi continua a credere dei nerazzurri.
L’ex Inter incorona i nerazzurri
Rafa Benitez, ex tecnico di Napoli e Real Madrid, crede nei nerazzurri e di Simone Inzaghi, specialmente in Champions League: “Ha uno spessore che può portarla lontano“, ha assicurato nell’intervista alla Gazzetta dello Sport.
“Ha le responsabilità di rappresentare il Paese ma ne ha la forza. Si è visto nella prima fase, in cui il valore è stato rappresentato in tutta la sua espressione. Inzaghi e il club hanno costruito un gruppo che può caratterizzare i prossimi mesi“
“Pensando al presente, il Psv mi sembra abbia in questo momento calciatori in fiducia, nonostante fosse reduce da un periodo di rallentamento in campionato: probabilmente si erano concentrati principalmente sulla Champions League e lo hanno fatto bene”.
Le (possibili) avversarie dell’Inter
“Il Feyenoord è passato pure senza Gimenez, anzi stava dall’altra parte. Ma se proprio dovessi scegliere per l’Inter, meglio evitare il Psv. Negli scontri diretti i rischi sono elevatissimi ma l’Inter ha qualcosa in più delle sue probabili avversarie. Anzi, parecchio di più”.
(LaPresse) SpazioInter.it
Benitez ha poi parlato dei singoli dei nerazzurri: “Quando hai Thuram, Calhanoglu, Barella, Lautaro, Dumfries e non li dico tutti perché sarebbe scontato, sei in condizione di credere in te stesso. A questo aggiungete la storia del club, la sua abitudine a vivere certe pressioni e la personalità dimostrata dalla squadra nei primi tre mesi”.