Lo scontro al vertice è ormai concluso da giorni e i nerazzurri pensano già alla Champions. Nel frattempo però è arrivato finalmente un chiarimento sull’episodio da parte degli addetti ai lavori.
La sfida scudetto tra la squadra di Conte e quella di Inzaghi è terminata sul punteggio di uno a uno. Tutto invariato in classifica e tutto da decidere nella volata finale. I nerazzurri nel frattempo si concentrano quindi sulla Champions League, con l’andata degli ottavi di finale in casa del Feyenoord in programma domani sera.
Si è però parlato tanto della partita di sabato, anche parecchie ore dopo. Alcuni episodi, in entrambe le aree di rigore, hanno infatti lasciato molto perplessi gli spettatori. In particolare c’è un presunto fallo di mano di Dumfries che ha fatto imbufalire tutti i napoletani. Ecco perché ne ha parlato addirittura il presidente dell’AIA.
Zappi a radio CRC: “L’intervento di Dumfries non è da rigore”
Intervenuto durante la trasmissione “A pranzo con Chiariello” su Radio CRC, il presidente dell’AIA Antonio Zappi ha parlato della questione arbitri e di come il sistema debba migliorare da entrambe le parti. A domanda diretta poi sull’intervento dell’olandese nella sfida scudetto, Zappi ha così commentato: Se il braccio, anche se staccato dal corpo, è posizionato in maniera tale che se non ci fosse il pallone colpirebbe comunque un’altra parte del corpo, allora non è calcio di rigore“.

Sentenza secca, netta, che quindi chiude una volta e per tutte la polemica. Per quanto riguarda invece la questione “Marotta League”, ecco le sue parole: “C’è poco da dire in merito, mi viene quasi da ridere. L’arbitro è un tifoso di sé stesso che spera che la partita si svolga in un contesto di legalità. Spero che la gente inizi a capirlo, a partire da chi ci sta ascoltando”.
Zappi a Radio CRC: “Il regolamento ha bisogno di tempo”
Non sono Napoli Inter chiaramente, perché con Zappi si è parlato e tanto anche del regolamento in generale e di come si potrebbe fare per accendere meno polemiche rispetto al solito. Gli episodi dubbi sono tanti e molti si lamentano della non conformità. Di seguito le sue parole: “Se in precedenza sono stati commessi degli errori, non bisogna continuare a lavorare nell’errore solo per cercare l’uniformità” – ha dichiarato il presidente.

Poi ha così continuato sulla questione regolamento: “C’è bisogno di tempo e valutazioni approfondite per capire i progetti migliori da attuare. Non mi piace questo scenario in cui un calciatore o un allenatore esce dal campo con grossi dubbi sull’operato arbitrale, ma non si può pensare di risolvere tutti problemi da qui alla fine del campionato“.