Stoccata assurda dell’ex calciatore del Bayern. Il protagonista nella finale di Madrid, che valse il Triplete all’Inter, ha definito assai fortunata la squadra allora allenata da Mourinho.
Il sentiero che porta alla finale di Monaco di Baviera ha regalato uno scherzetto del destino all’Inter. Nella speranza di tornare all’“Allianz Arena” il prossimo 31 maggio, i nerazzurri passano dal crocevia della città bavarese per sognare in grande. Oggi il primo atto dei quarti di finale, mercoledì prossimo il secondo e decisivo round. Una notte di Champions, malgrado lo spessore dell’avversario, può rilanciare una squadra uscita rimontata e delusa dal “Tardini”. Questa sera, Lautaro e compagni devono lanciare un messaggio alle concorrenti, per tentare di seguire le orme della corazzata “mourinhana“.
Inter, contro il Bayern per alimentare il sogno e tentare un’impresa alla Mourinho
L’incrocio con i bavaresi fa riavvolgere il nastro di 15 anni, quando la doppietta di Milito stese il Bayern non in Germania, ma a Madrid. Una sconfitta in finale che non sembra essere andata giù ad uno dei protagonisti di quella notte, Philipp Lahm. L’ex capitano della Nazionale tedesca ha accusato i nerazzurri di aver avuto una dose enorme di fortuna in quella finale, vinta “grazie a due lanci lunghi”, ma anche nella semifinale contro il Barcellona, che portò alla gloria la banda di Mourinho.

Questa la frecciata dell’ex terzino alla testata “Die Welt”:
“Nella stagione in corso, l’Inter è l’ultima rappresentante dell’Italia e non è la favorita contro il Bayern nei quarti di finale. Già nel 2010 si intuiva che qualcosa stava per finire. Nella gara di andata contro il Barcellona, un vulcano in Islanda è stato d’aiuto, poiché la sua eruzione ha reso difficoltoso il viaggio dalla Spagna. Nella partita di ritorno, l’Inter si è barricata in area di rigore in modo bizzarro. Le cose di questo tipo raramente vanno bene. José Mourinho probabilmente se ne è accorto, ha lasciato il Triplete e si è trasferito al Madrid”.
Inter-Bayern, l’ex Lahm non ci sta: “Nel 2010 i nerazzurri vinsero grazie a due lanci lunghi”
Quella di Madrid fu la prima delle due finali perse in tre anni dal Bayern, che al terzo tentativo riuscì a diventare campione d’Europa ai danni del Borussia Dortmund. Il trofeo sollevato al cielo di Wembley fu una rivincita per Lahm.

L’ex esterno ha infine dichiarato di essere estimatore del calcio italiano sin dalla giovane età, anni in cui era affascinato dalla leggenda del Milan, in particolare nel 1994 in cui i rossoneri di Sacchi si laureavano campioni d’Europa surclassando il Barcellona per 4-0. Questa sera, però, la squadra sull’altra sponda del Naviglio proverà a scrivere un nuovo capitolo di storia contro il club di cui Philipp Lahm fu storico capitano.