Antonio Cassano torna ad attaccare i giocatori dell’Inter, in particolare Barella e Bastoni.
Nel corso dell’ultima puntata di Viva El Futbol, Antonio Cassano ha espresso l’ennesima critica sul modo in cui si valutano alcuni giocatori italiani, in particolare Barella e Bastoni. Un attacco a entrambi,
“Voglio un difensore che gioca a 50 metri dalla porta e che deve saper marcare, se poi hai l’aggiunta anche del piede sei Thiago Silva. Anche col Bayern è successo la stessa roba. Io come vedo trattati Barella e Bastoni, io non l’ho mai visto da nessuna parte“.
Critica a sorpresa: Cassano spiazza
Cassano: “Quando è arrivato De Ligt in Italia io l’ho distrutto, poi mi sono ravveduto. Kean a me non piace, ma quando sta facendo un grande campionato, come posso dire no? Quando io dico metto Barella o Frattesi, non cambia nulla. Questa è la seconda stagione dove Barella quest’anno fa 3 gol, l’altro con la metà dei minuti ha fatto il doppio dei gol. Poi c’è qualche coglione che dice: “Ogni volta che fa gol sembra che ce l’ha con qualcuno”. Grazie al cazzo, non gioca mai e non viene preso in considerazione“.

“Tra Barella e Frattesi non cambia nulla, probabilmente mi dà qualcosina in più di personalità Barella, ma è molto più incisivo quell’altro. In difesa è ancora peggio. Una cosa è difendere a 5, il giorno che io vedo che Bastoni gioca a 4 e deve andare a prendere un giocatore forte, io lì lo giudico. Van Dijk al Southampton era un buon difensore, è diventato fenomenale. Bonucci, che io non stravedevo, aveva lo stesso piede di Bastoni. Io per giudicare un difensore ad alto livello devi marcare. Non lo puntano mai perché sono sempre tutti quanti dietro la linea della palla”.
“Il giorno che giocherà a 40-50 metri dalla porta e farà una stagione clamorosa, io dirò che è forte. Oggi per me non è buono. A livello mediatico hanno una stampa clamorosamente fenomenale. Se mi dici prendi Chiellini o Bastoni, io prendo sempre Giorgio. Se al posto di Bastoni gioca Acerbi braccetto o Carlos Augusto, fanno sempre tutti bella figura, non cambia nulla perché sono sempre raccolti in 10 dietro la linea della palla”.