Ansia per Simone Inzaghi (LaPresse) - spaziointer.it
Grattacapo non da poco per Simone Inzaghi in vista di mercoledì sera. Scatta l’allarme in casa Inter verso il ritorno dei quarti di finale contro il Bayern Monaco.
Archiviata con discreta scioltezza e senza particolari patemi d’animo la pratica Cagliari, l’Inter si immerge in una settimana decisiva per le sorti della stagione. All’antivigilia del ritorno dei quarti di Champions League contro il Bayern, i nerazzurri si riuniscono ad Appiano Gentile per preparare nei minimi dettagli una gara da dentro o fuori. All’andata Lautaro e soci hanno espugnato l'”Allianz Arena” quasi sorprendendo i bavaresi dopo il pareggio di Muller. Ma a “San Siro” si prospetta un’altra battaglia, in cui i padroni di casa dovranno essere bravi a mantenere il risultato di vantaggio.
La formazione tedesca arriverà a Milano con rabbia e cattiveria, pronta ad aggredire fin dal primo istante ogni pallone. Come affermato dal capitano nerazzurro nel post partita, l’Inter dovrà affrontare la gara con la stessa mentalità, con palleggio veloce e killer-instinct. Ma c’è un aspetto che non fa dormire sonni tranquilli a Simone Inzaghi. Un problema che potrebbe costare caro sia nel corso del match, ma anche, in prospettiva, verso l’ipotetica semifinale.
È probabile che cinque dei sei diffidati nell’organico nerazzurro saranno titolari nella notte del “Meazza”. Già martedì scorso, su Barella, Bastoni e Pavard (oltre che all’infortunato Dumfries) pendeva l’allarme squalifica in caso di ammonizione. I tre mammasantissima di Inzaghi dovranno entrare in campo sapendo che, in caso di cartellino giallo, potrebbero saltare l’andata della semifinale (presumibilmente contro il Barcellona di Flick) assieme a Lautaro Martinez e Mkhitaryan. I due, sanzionati dall’arbitro Scharer all’andata, sono entrati in diffida.
I cinque calciatori, fondamentali negli schemi del tecnico nerazzurro, dovranno sapersi contenere, anche se non sarà affatto semplice. Possibile che, nel secondo tempo, Inzaghi scelga di operare cambi seguendo quello che è diventato il suo mantra, sintetizzabile in “l’ammonito va sostituito”. Allo stesso tempo, è difficile che l’allenatore si privi dei suoi pilastri in incontri così tirati.
Tutto dipenderà, ovviamente, dallo sviluppo e dalle situazioni della partita. Il mirino dei nerazzurri deve essere puntato in primis alla qualificazione. Per il passaggio successivo si penserà solamente in futuro. Di certo, Simone tollererà ammonizioni “intelligenti”, mentre difficilmente manderà giù falli sciocchi puniti da Vincic, arbitro designato per la super sfida di mercoledì.
This post was last modified on 19 Aprile 2025 - 18:55 18:55