Contatto Ndicka-Bisseck, la polemica è furiosa: “Fabbri e i suoi amici di Lissone vedono altro”

Continua a far discutere il calcio di rigore negato all’Inter per il contatto tra Bisseck e Ndicka: la polemica si è scatenata.

Prosegue il crollo verticale dell’Inter che nel giro di una settimana sembra aver perso ogni certezza. Dopo le sconfitte con Bologna e Milan, i campioni d’Italia cadono a San Siro anche contro la Roma.

Un K.O. assolutamente meritato per quanto visto in campo, ma non per questo l’Inter non ha nulla da recriminare. In pieno recupero, infatti, c’è stata una trattenuta abbastanza evidente da parte di Ndicka ai danni di Bisseck non sanzionata né dall’arbitro né dal VAR.

La moviola della Gazzetta dello Sport non lascia scampo

Voto 5 per l’arbitro di Inter-Roma, Michael Fabbri, nella moviola de La Gazzetta dello Sport oggi in edicola: “La linea di tolleranza alta diventa boomerang nel duello a senso unico fra Ndicka e Bisseck. È fallo. Il Var Di Bello silente: sbagliando“.

Questo il giudizio caso per caso del quotidiano: “Al A 3’, Mancini trattiene Lautaro La in situazione pericolosa: giallo giusto e non da rosso per mancato possesso e difendente in… agguato. a Al 6’, gol annullato a Frattesi: fuorigioco. Al 17’ manca il giallo a Koné su Barella: pallone a media altezza, a i tacchetti del romanista impattano la tibia dell’interista!.

Trattenuta di Ndicka su Bastoni
La moviola della Gazzetta dello Sport non lascia scampo – spaziointer.it

“Al 45’, giallo a Lautaro per la manata a Mancini che crolla: eccessivo. Al 35’ e al 42’ s.t., in area-Roma, niente fra Ndicka e Dumfries. Al 43’, evidente trattenuta molto prolungata di Ndicka a Bisseck e nel duello non esiste fallo dell’interista. Il romanista si preoccupa dell’uomo disinteressandosi della palla: era rigore”.

Poi il voto a Ndicka: “Offre una buona mano a Mancini. Il portone centrale del forte resta chiuso. Nei corpo a corpo si esalta. Esagera nel finale su Bisseck perché lo trattiene oltre il lecito e sarebbe calcio di rigore, ma Fabbri e i suoi amici di Lissone vedono altro“.

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