Dopo tanta attesa, forse troppa, Mauro Icardi è riuscito a ritagliarsi il giusto spazio nell’Inter di Walter Mazzarri. Nelle ultime sei partite, infatti, l’argentino è sempre partito dal primo minuto al fianco dell’inamovibile Palacio, al contrario delle precedenti venticinque giornate di campionato – molte di esse trascorse in infermeria – in cui si era dovuto accontentare degli ultimi scampoli di partita.
In sostanza, nell’ultimo mese di campionato – da quell’esordio da titolare contro la Roma del primo marzo – l’ex attaccante della Sampdoria è rimasto sul rettangolo di gioco per oltre cinquecento minuti, quasi il doppio di quanto accumulato nei primi due terzi della stagione.
Nonostante la grande differenza di minutaggio tra i primi sei mesi e gli ultimi trenta giorni della sua esperienza milanese, il 21enne di Rosario non è riuscito a cogliere in pieno l’occasione concessagli dall’allenatore di San Vincenzo. O meglio, tutto il popolo nerazzurro sperava di poter assistere ad un Icardi sempre più decisivo sotto porta, proprio come aveva fatto intravedere quando veniva buttato nella mischia a gara in corso.
Il numero 9 interista, invece, è riuscito ad andare in rete in una sola circostanza (contro l’Atalanta per il momentaneo 1-1 ndr), a dispetto dei tre gol messi a segno quando è subentrato dalla panchina (periodo contraddistinto da una media di una rete ogni cento minuti, ndr).
A contribuire alla scarsa pericolosità in area avversaria di Maurito ci ha pensato sicuramente l’involuzione subita dal gioco dell’Inter, diventato troppo prevedibile e ancorato alle sole giocate dei singoli. Gli ultimi due match contro Udinese e Livorno, però, hanno mostrato anche un calo a livello fisico del giovane centravanti albiceleste, ancora alle prese con i postumi della fastidiosa pubalgia che ha condizionato per larghi tratti questo suo primo anno in nerazzurro.
Le non perfette condizioni di Icardi, dunque, potrebbero rilanciare nuovamente Diego Milito, pronto a sfruttare l’opportunità già nell’impegno di domani sera contro il Bologna. Il Principe, dopo la sostituzione avvenuta nell’intervallo contro il Cagliari a fine febbraio, è sceso in campo solo negli ultimi cinque minuti contro gli uomini di Guidolin, restando a guardare i propri compagni nelle altre cinque partite.
L’accantonamento improvviso attuato da Mazzarri ha molto probabilmente chiuso in anticipo l’avventura in nerazzurro del numero 22 argentino, voglioso, però, di regalarsi un’ultima gioia davanti al proprio pubblico. Quest’anno il gol è arrivato solo in una circostanza, in quel 7-0 rifilato in trasferta al Sassuolo nella gara di andata. Da quella doppietta in poi, più nessuna traccia di Milito nel tabellino dei marcatori, a dimostrazione di quanto sia difficile, all’età di 34 anni, ritornare ai massimi livelli dopo un bruttissimo infortunio.
Prima di dire addio al popolo nerazzurro, però, il Principe vuole regalarsi ancora una serata da protagonista. Toccherà a Mazzarri decidere se potrà succedere già contro il Bologna.