Fino a qualche ora fa sembrava tutto fatto: prima le dichiarazioni di Moratti (“Penso che Tevez andrà al Milan. Galliani ha già il biglietto per Manchester. E’ un peccato? No, è il calcio” con tanto di sorriso finale) poi la notizia dell’imminente cessione di Pato al Paris Saint-Germain per 35 milioni di euro (28+7 di bonus), cifra che avrebbe permesso a Galliani di chiudere la trattativa con il Manchester City per Tevez.
Si attendeva solo l’ufficialità per entrambe le operazioni, ma alle ore 16.30, attraverso il suo sito ufficiale, la società rossonera ha comunicato la decisione dell’attaccante brasiliano di restare a Milano: “Il Milan è casa mia. Non volevo interrompere la mia carriera in rossonero dopo aver vinto i miei primi due trofei con questa maglia. Voglio contribuire a scrivere la storia del Milan e ai successi futuri di questa società con allegria e in perfetta armonia con tutto l’ambiente”. Questa volta, però, il colpo di teatro orchestrato dalla famiglia Berlusconi (che tanto assomiglia alla vicenda Kakà del gennaio 2009) non ha sortito gli effetti sperati, lasciando un retrogusto di figuraccia.
Galliani, infatti, stava lavorando da mesi all’affare Tevez e, forte del gradimento del giocatore, si era esposto in prima persona fiutando la possibilità di chiudere l’ennesima grande operazione di mercato a costi contenuti (e sognando una presentazione in pompa magna il giorno del derby). Ma l’inserimento dell’Inter e i capricci del Papero hanno rovinato i piani dell’amministratore delegato rossonero che ora si ritrova con un pugno di mosche in mano e nelle prossime settimane dovrà fare i salti mortali per evitare ripercussioni nello spogliatoio. Allegri, che sognava un attacco atomico con l’Apache al fianco di Ibrahimovic, sarà invece costretto a riallacciare i rapporti con Pato (“mal di pancia” permettendo).
In attesa delle consuete macchinazioni mediatiche che contribuiranno a ristabilire un clima di serenità a Milanello, l’Inter continua per la sua strada, consapevole di aver compromesso, grazie a una strategia impeccabile, la campagna di rafforzamento milanista. I prossimi giorni diranno se l’azione di Branca e Moratti è stata di semplice disturbo o se Tevez ha ancora qualche chance di sbarcare a Milano. Questa volta sulla sponda nerazzurra.
Alessandro Suardelli