Andreolli, l’Europa League apre nuovi scenari ma il suo futuro resta incerto

La partita contro il Chievo Verona, oltre all’addio di senatori come Diego Milito, Esteban Cambiasso, Javier Zanetti e Walter Samuel, ha fatto registrare anche il secondo gol in nerazzurro di Marco Andreolli a sette anni e cinque mesi dalla prima e unica marcatura messa a segno con la casacca dell’Inter (il 29 novembre 2006, 4-0 contro il Messina nel ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia, ndr).

Il difensore piacentino, preso l’estate scorsa a parametro zero proprio dalla società clivense, ha totalizzato soltanto sei presenze (410 minuti)tra campionato e coppa nazionale, motivo per cui non ha mai nascosto la sua delusione per non essere riuscito a ritagliarsi uno spazio più importante all’interno della rosa a disposizione di Walter Mazzarri.

La volontà della società di Corso Vittorio Emanuele sembra essere quella di riconfermalo in vista della prossima stagione, sia per non smantellare l’organico in vista della partecipazione all’Europa League (con lo scoglio dei playoff da superare a fine agosto) sia perchè rischia di essere uno dei pochi elementi inseribili nella lista dei giocatori cresciuti nel vivaio.

Non è da escludere, però, che alla fine sia lo stesso difensore classe ’86 a chiedere la cessione se dovesse arrivare un’offerta da un club pronto a garantirgli una maglia da titolare. Su di lui, infatti, continua a essere forte il pressing sia della Fiorentina (interssata anche a Samuel) che di parecchie squadre di Premier e Liga (su tutte il Valencia), che lo cercano già dallo scorso gennaio.

A breve dovrebbe esserci un incontro con la società per discutere la sua posizione all’interno del nuovo corso nerazzurro.

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