In una settimana già complicata dall’incertezza di Taider nell’accettare la destinazione russa del Rubin Kazan per sbloccare l’arrivo di M’Vila, all’Inter è arrivata un’altra notizia negativa: stavolta il tanto atteso mediano non c’entra, anzi; si parla della difesa e del riscatto di Rolando.
La trattativa per fare del centrale portoghese un giocatore tutto nerazzurro sembra infatti essersi arenata dopo che la distanza tra domanda del Porto – 5.5 poi 4.5 milioni- e l’offerta dell‘Inter – 3.5 non trattabili – non è mai stata colmata. Ieri il presidente della squadra lusitana avrebbe chiuso la porta al possibile affare. “Rolando non si muove”, ha tuonato ai giornalisti del canale tematico del Porto Pinto da Costa, che poi ha spiegato: “Da molto tempo ero determinato a far restare il giocatore qui con noi e oltretutto nessuno dall’Inter è mai venuto qui a parlare direttamente del giocatore. Tutti i giorni ho sentito dire che l’Inter era qui per negoziare il suo riscatto, ma oggi, contrariamente a tutte le notizie false circa la sua partenza, Rolando è qui per restare e per allenarsi“.
Il centrale portoghese, che ieri ha partecipato al primo allenamento del Porto, dopo un avvio di stagione in sordina con la maglia dell’Inter, era entrato a suon di prestazioni convincenti tra i titolarissimi di Mazzarri e il suo riscatto rappresenta uno dei pochi obiettivi concreti del fin qui evanescente mercato nerazzurro. Ottimo per la difesa a quattro ma anche nella difesa a tre, Rolando è un centrale difensivo di grande fisicità ma ha anche buonissimi tempi di chiusura: nella parte difficile della stagione nerazzurra è stato uno dei pochi a non mollare mai e a tenere la barca a galla nei momenti bui.
Il suo riscatto dal Porto sarebbe importante anche per la necessità di cementare un reparto che con Vidic ha trovato un leader naturale dopo l’addio di Samuel ma necessita di pedine di grande affidabilità per affrontare una stagione con impegni su più fronti. Ausilio non ha perso la speranza di riportare Rolando a Milano ma, vista l’uscita del numero uno del Porto, sta anche battendo altre piste per cercare un centrale che completi la rosa.
Farsi scappare un giocatore che ha già fatto bene all’Inter, dimostrando di avere la personalità e le doti tecniche per giocare ad alti livelli, rischia di rivelarsi un autogol (considerando anche le risorse a disposizione).