“Lionel Messi non ha bisogno di vincere un Mondiale per essere considerato un grande giocatore”. José Mourinho difende la Pulce, nel mirino della critica dopo la finale di Rio vinta ai supplementari dalla Germania. “È facile rispettarlo quando vince, non lo è quando perde – dice lo Special One – è ancora un giocatore storico. Non ha bisogno di essere campione del mondo per essere un grande giocatore, specialmente in questi ultimi 10 anni. Per me Pelé è Pelé e Maradona è Maradona. Non mi piace paragonare giocatori di differenti generazioni. Forse perché appartiene alla mia stessa generazione, ma per me Maradona è Maradona”.
Il tecnico portoghese piuttosto punta il dito sulla decisione del c.t. dell’Argentina, Alejandro Sabella, di sostituire nell’intervallo Ezequiel Lavezzi per Sergio Aguero. “Posso solo pensare a un infortunio – sottolinea Mourinho – nel primo tempo l’Argentina ha giocato con un 4-4-2 così compatto che Messi poteva addirittura camminare in campo, avendo poi gambe fresche ed energie quando aveva la palla tra i piedi. Invece per qualche motivo con l’ingresso di Aguero l’Argentina ha giocato con il 4-3-3 e Messi ha dovuto correre molto di più e la squadra ha comunque perso equilibrio ed energia, anche perché aveva avuto un giorno in meno per recuperare e perché Germania-Brasile è stata una partita completamente diversa rispetto ad Argentina-Olanda”.
Fonte: Gazzetta.it