Al termine della prima amichevole stagionale tra l’Inter e il Trentino Team, Andrea Ranocchia ha risposto alle domande dei giornalisti nella zona mista dello stadio “La Pineta”. Ecco le parole del centrale umbro:
Andrea, la maglia con la fascia da capitano pesa di più?
“No, diciamo che ci sono più responsabilità. Sono pronto e sono contento che il mister e la società abbiano puntato su di me. Voglio continuare quanto fatto da Pupi. Saprò onorare la maglia come ho sempre fatto e spero che riusciremo a toglierci delle soddisfazioni”.
A livello difensivo, un anno con Mazzarri rappresenta una base di lavoro rassicurante da cui ripartire?
“Sicuramente. Il mister è uno dei migliori in Italia e in Europa a schierare la difesa a tre. Abbiamo appreso tante cose. Sicuramente ce ne sono ancora da mettere a posto. Quest’anno siamo partiti forte e bene. Adesso aspettiamo tutti gli altri nazionali, ma le basi ci sono e stiamo lavorando bene”.
Hai mai pensato come sarebbe cambiata la tua carriera se avessi accettato il ‘corteggiamento’ di Antonio Conte?
“Non l’ho mai preso in considerazione. Ho sposato in pieno il progetto, ho sempre pensato di restare qui e di vincere con questa maglia perché veramente è una cosa che mi manca”.
Ti hanno sorpreso le sue dimissioni?
“Credo che abbiano sorpreso un po’ tutti. Si erano già radunati. Non so perché lo abbia fatto. Avrà avuto le sue ragioni. Noi dobbiamo pensare solo a noi. Questa cosa piuttosto deve spronarci a fare meglio”.
Come hai visto i due nuovi: Dodò e M’Vila?
“M’Vila è arrivato da poco. Deve smaltire i carichi di lavoro. Ho visto che si sta già integrando bene con tutti i compagni. Dodò è un bravo ragazzo. Si sta impegnando moltissimo e credo che potrà essere molto utile a tutti”.
Hai ereditato il numero 23 da Marco Materazzi e la fascia da Javier Zanetti. Pensi di essere un predestinato per questi colori?
“Diciamo che ho inglobato il meglio. Quando Marco ha smesso mi ha chiesto se volevo prendere il suo numero e se mi faceva piacere. Gli ho risposto di sì. Non so se sono un predestinato. Io ho sempre creduto in questi colori. Voglio alzare qualche coppa visto che il mister e la società hanno deciso di puntare su di me come capitano”.
Personalizzerai le fasce da capitano come faceva Zanetti? Juan Jesus potrebbe essere il tuo vice?
“Sinceramente non ho pensato di personalizzarla. Vedremo. Non è tanto come è fatta la fascia, è l’atteggiamento e la responsabilità che comporta indossarla. Juan è anche lui molto attaccato a questi colori. Credo che diventerà uno dei migliori difensori al mondo. Sarà molto utile anche per la sua Nazionale”.
Questo pomeriggio hai cominciato al centro poi ti sei spostato a destra. In quale posizione preferisci giocare? E riguardo i carichi di lavoro volevo sapere se è più pesante quest’anno o se era più pesante l’anno scorso?
“Mi trovo bene da entrambe lo parti. L’anno scorso le ultime dieci partite le ho giocate un al centro e un po’ a destra e ho sempre fatto bene. Se sto bene fisicamente riesco a rendere da tutte e due le parti. Per quanto riguarda i carichi di lavoro, siamo partiti un po’ prima rispetto alle altre e quindi abbiamo un po’ diluito i carichi anche per cercare di arrivare alla tournée già belli rodati. Anche perché il 21 di agosto ci aspetta già un impegno importante”.
Fonte: inter.it