Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, un’Inter con l’infermeria piena si affida ai giovani che, in uno stadio caldo come il Geoffroy-Guichard, non si sono intimoriti e hanno giocato con personalità.
Dodò, autore del momentaneo vantaggio nerazzurro, da quando è arrivato dalla Roma è diventato subito un titolare insostituibile: nonostante conviva con un fastidio al ginocchio sinistro, ha giocato in tutte e 10 le partite di campionato e ha disputato tutte le gare di Europa League saltandone solo due. E proprio nella competizione europea ha trovato due volte il gol: una ieri sera, l’altra nei preliminari contro lo Stjarnan.
Ma non solo Dodò: rimamendo in ambito di fasce, non si può non citare Ibrahima Mbaye, che doveva partitre in prestito anche quest’anno ma che alla fine è restato a Milano. Anche grazie agli infortuni degli esterni che nella gerarchia di Mazzarri gli sono avanti, sta trovando piano piano spazio e convizione. Ha disputato una buona gara ieri, servendo Dodò nell’occasione del gol e mostrandosi pericoloso sia con un colpo di testa che con un ottimo cross per Palacio che non è però riuscito a finalizzare.
Infine la rosea non può non parlare del giovanissimo Federico Bonazzoli, che ha debuttato a poco più di 16 anni in Serie A nella partita di addio di Milito, ieri sera ha giocato con personalità, senza temere il confronto con i più grandi. Ha recuperato alcuni palloni nella propria metà campo e ha fatto bene due verticalizzazioni. Buonissima partita anche da parte sua.