GdS – Quando c’è da azzannare Mancini non sbaglia mai

La Gazzetta dello Sport odierna fa il punto della situazione in casa Inter, in attesa della sfida di domani contro il Chievo. Partita che, se non vinta, potrebbe iniziare a creare più di qualche problema a Mancini, soprattutto verrebbero accantonati tutti i sogni di gloria europei, già al momento difficilmente realizzabili, e s’inizierebbe a pensare alla salvezza.

Da quando è tornato sulla panchina nerazzurra Mancini non è ancora arrivato alla vittoria in campionato, ma anche in generale, visto che contro il Dnipro in panchina c’era Nuciari, data la squalifica del tecnico di Jesi. Oltre i risultati, però, c’è un’Inter che deve ancora capire di che pasta è fatta. Per ora solo un buon primo tempo contro l’Udinese, una rimonta più di orgoglio e carattere che altro a Roma e una x contro il Milan dove da padrone furono i tanti errori delle due meneghine. Proprio per questo, il Mancio sa che sbagliare domani creerebbe un boomerang di conseguenze ben poco piacevoli, rimanendo nella parte sinistra della classifica. Ma, come ha dimostrato in passato, quando c’è da azzannare la preda lui non sbaglia mai.

Dunque contro il Chievo o pandoro o panico. Al Bentegodi scenderanno in campo gli stessi 11 che settimana scorsa hanno affrontato l’Udinese, per infondere della responsabilità a questi calciatori, che non riescono a trovare una continuità di rendimento, ne tanto meno di risultati. C’è da lavorare, e da ieri anche con Sylvinho, sulla tenuta mentale dei nerazzurri, che ogni volta dimostrano di andare nel pallone alla prima o seconda difficoltà. Mancini è convinto di poter lottare per il terzo posto, ma bisogna iniziare fin da domani per mettere punti in cascina.

Una sfida da non prendere sottogamba, che ha ricordi amari per i tifosi della Beneamata. Chievo, e poi Lazio in casa, 2 partite da cui devono arrivare 6 punti, sia per la classifica, ma anche soprattutto per l’autostima della squadra, che attualmente è qualche metro più giù rispetto ai piedi. Ma anche per due motivi fondamentali: presentarsi allo Juventus Stadium alla Befana con la giusta convinzione nei propri mezzi; convincere Thohir di appoggiare la squadra con un mercato importante.

Infatti, il discorso rinforzi è già stato ampiamente affrontato da allenatore e dirigenza. L’anno scorso a Mazzarri fu preso Hernanes e un terzino mancino, con la promessa di arrivare in Europa. Quest’anno con lo stesso obiettivo, se no ancora più alto, i nomi che circolano e segnati nel taccuino di Ausilio sono: Lucas Leiva, Lavezzi o Cerci, con il prestito di Januzaj sullo sfondo. Un regista e un’ala dunque. Ma Mancini sa, che prima di fare richieste, deve aiutarsi da solo con vittorie che rilancino l’Inter.

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