Finalmente, di nuovo una vittoria. Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l’Inter torna al successo dopo un mese e mezzo in una partita spartiacque per questa stagione poichè in caso di sconfitta le cose si sarebbero messe davvero male mentre grazie a questi tre punti l’Inter si giocherà nel prossimo match con la Lazio la possibilità di respirare nuovamente aria di Champions League.
Peraltro il Chievo si è dimostrato un avversario tosto, sicuramente in fiducia e migliorato dall’avvento di Maran in panchina come dimostrano gli ultimi risultati positivi e anche una prestazione ieri sera molto dinamica con l’Inter che ha dovuto soffrire per alcuni tratti della partita salvandosi grazie alle parate del solito Handanovic, specialmente su Paloschi in apertura e su Meggiorini nel primo tempo. I clivensi hanno poi sofferto la dinamicità di Mateo Kovacic che prima ha timbrato il cartellino per il vantaggio nerazzurro e poi ha seminato il panico guadagnandosi falli e ammonizioni avversarie (con Cesar che avrebbe meritato il rosso).
Uno degli aspetti migliori della squadra di Roberto Mancini vista ieri sera è stato l’equilibrio tattico dato dall’ottimo lavoro sulle fasce eseguito da Nagatomo e D’Ambrosio, grazie al baluardo di centrocampo Medel e al produttivo lavoro nelle due fasi compiuto da un Kuzmanovic ormai pienamente in fiducia.
Unica nota stonata, Fredy Guarin. Il colombiano fatica ancora a mettere in mostra tutte le sue qualità e alterna con troppa frequenza pregevoli giocate con spaventosi black out con cui sbaglia appoggi semplici, regala palla agli avversari o pare totalmente fuori dal gioco. Fuori dubbio il fatto che l’ex Porto si impegni e cerchi di mettere in pratica le direttive del Mancio ma serve la svolta, ora più che mai, per dimostrare a tutti il fatto di essere un giocatore sopra la media. Tutti lo aspettano ancora, per il momento.
L’attacco continua a faticare anche se in una serata positiva tutto può essere più agevolmente salvato. Icardi ha avuto comunque il merito di servire a Kovacic la sponda che gli ha permesso di aprire le marcature mentre l’instancabile Palacio ha svolto il classico lavoro sporco che manda in tilt le difese avversarie per novanta minuti anche se pesa la sua carenza in zona gol dove fatica anche ad andare al tiro e mantiene quel digiuno che guarda caso dura da Inter-Lazio della scorsa stagione.
Sugli scudi la prestazione di Andrea Ranocchia che ha avuto il merito di mettere la partita in ghiaccio con una bella girata di sinistro e che si è dimostrato roccioso sugli insidiosi attacchi giallo-blu mettendo in campo una prestazione degna del numero di maglia e di quella pesante fascia di capitano, talvolta messa in discussione dopo prestazioni meno esaltanti.
L’Inter riparte grazie a questi tre punti e come dichiarato da D’Ambrosio nel post: “Unico modo per dare valore a questa vittoria è dare continuità ai nostri risultati fin da domenica prossima”. Quindi prima di concedersi a inutili entusiasmi è necessario proiettarsi alla sfida contro la Lazio che forse potrà finalmente fornire la reale dimensione della squadra in questa tribolata stagione.