C’era una volta l’Inter

C’era una volta l’Inter. In una parola: Orgoglio!
Per il pubblico interista, nella sua storia, la grinta e il rispetto della maglia e il senso d’appartenenza spesso sono stati più importanti di grandi trionfi e grandi vittorie.

Il senso d’appartenenza si può chiarire con le parole di Josè Mourinho: “Soli contro tutti”, la grinta è presto esplicitata da figure come Dejan Stankovic, Esteban Cambiasso, Ivan Zamorano ed il rispetto della maglia i tifosi nerazzurri la vedono concretizzata nella persona di Giacinto Facchetti.

Javier Zanetti è il sunto vivente delle tre caratteristiche. Da un po’ di anni  nella rosa nerazzurra mancano leader e giocatori della portata dei loro predecessori, non solo da un punto di vista tecnico ma soprattutto in fatto di grinta carisma. Episodi come quello di Icardi, o la stretta di mano di Massimo Moratti al nemico pubblico numero uno Luciano Moggi con presa in giro successiva possono ferire i tifosi.

La Curva Nord, con il suo comunicato, ha espresso chiaramente questo pensiero e questo desiderio. I tifosi vogliono persone in società all’altezza del blasone, trascinatori sulla panchina e calciatori carismatici pronti a dare tutto sul campo, a prescindere dal risultato.

Un esempio emblematico è capitan Ranocchia. Ciò che infastidisce del difensore della nazionale non è l’essere o meno all’altezza di giocare nella difesa nerazzurra, ma la mancanza di concentrazione durante tutta la partita, il poco carisma e soprattutto l’incapacità di essere leader e trascinatore dei compagni. Caratteristica fondamentale per ogni capitano, tanto più nella Benamata.

Il compito più arduo che attende Mancini sarà proprio questo. Oltre che sugli schemi e sul gioco di prima, dovrà lavorare per creare un gruppo solido e compatto e tirar fuori dai calciatori la grinta necessaria.
A prescindere dal mercato e dai campioni che potranno arrivare in futuro, chi gioca e chi lavora per l’Inter deve essere all’altezza della squadra. Solo così i tifosi potranno tornare ad essere il dodicesimo uomo in campo ed un tutt’uno con la squadra e solo così si potrà tornare a vincere ed a lottare per obiettivi importanti.

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