L’Inter stasera inizia un tour de force che segnerà uno spartiacque non solo della stagione nerazzurra, ma anche del futuro della squadra di Mancini. Europa e campionato tutto d’un fiato, da non sbagliare, per avanzare con il progetto, i sogni e gli obiettivi.
Il primo ostacolo si chiama Celtic.
La squadra scozzese giocherà tra le mure amiche e avrà il supporto di 58.000 tifosi, pronti ad incitare ed a risultare il 12° uomo.
La banda di Mancini difficilmente potrà metterla sul piano fisico, che è il punto di forza degli scozzesi, ma dovrà impostare la gara sulla tecnica e la velocità.
TREQUARTISTI – Mancini ha scelto un unico terminale offensivo supportato da due trequartisti, uno in rampa di lancio e già diventato beniamino dei tifosi, l’altro in cerca di riscatto.
Kovacic e Shaqiri dovranno alimentare le ripartenze e soprattutto il fraseggio veloce, cercando il possesso palla e passaggi filtranti per mettere Icardi davanti a Gordon.
CENTROCAMPO – I mastini Kuzmanovic e Medel dovranno arginare la verve di Johansen e Denayer, affidandosi a Guarin per ripartire velocemente.
Il Guaro dovrà dimostrarsi uomo squadra e potrà portare altre frecce all’arco dell’allenatore con le sue conclusioni da fuori.
ATTEGGIAMENTO – Solo facendo la partita, tenendo il possesso palla ed il pallino del gioco e facendo prevalere la tecnica l’Inter potrà imbrigliare i giocatori di Glasgow.
ARMA IN PIU’ – Hernanes potrà essere la sorpresa del match, entrando fresco durante la partita e rivelandosi, finalmente, il Profeta nerazzurro.