In Svizzera sono rimasti estasiati dalla sua prova contro il Celtic, oggi Zanetti a La Gazzetta dello Sport ha detto che gli ricorda Sneijder. E proprio la rosea analizza il momento straordinario di Xherdan Shaqiri, l’uomo in più di questa Inter.
SEGNA SEMPRE LUI – In questa stagione Shaqiri ha timbrato il cartellino in tutte le competizioni in cui ha giocato: prima con il Bayern Monaco, in Bundesliga, dove ha segnato l’ultimo gol all’Eintracht. Poi nelle qualificazioni all’Europeo con la Svizzera, dove ha siglato una doppietta contro la Lituania. Ancora in gol con il Bayern, anche in Champions League (rete alla Roma). E poi sono arrivate le realizzazioni con la maglia dell’Inter: prima in Coppa Italia contro la Sampdoria, poi in Serie A contro l’Atalanta (su rigore) e giovedì in Europa League contro il Celtic. Gol con un peso specifico importante. E la sua condizione fisica migliora sempre più.
LA SUA NUOVA POSIZIONE – Xherdan è diventato un punto di riferimento per i nerazzurri, soprattutto da dopo il match contro il Napoli in Coppa Italia, dove per la prima volta Mancini lo ha posizionato come trequartista e non più come esterno destro. Da lì, un’ascesa impressionante.
CHE MEDIA GOL! E CONTRO IL CELTIC.. – Shaq ha una media gol impressionante non essendo un vero e proprio attaccante: 1 gol ogni 232′. Meglio degli ultimi trequartisti nerazzurri a cui è stato paragonato, quali Veron (1 gol ogni 1358′), Stankovic (1 gol ogni 641′) e Sneijder (1 gol ogni 433′). E anche dal punto di vista dei passaggi riusciti, ha quasi raggiunto gli ex interisti appena citati.
Intanto contro il Celtic, oltre al gol del momentaneo 0-1 a inizio gara, sfiora nei minuti di recupero il gol del 3-4 su calcio di punizione, che sarebbe stato l’emblema dell’apoteosi nerazzurra al Celtic Park. E Shaqiri, andando via dal campo, dice ad un tesserato interista: “Lo stavo facendo, e pensa se avessi segnato…”
Più passa il tempo, più l’Inter è nelle mani di Shaqiri, il Popeye svizzero che ha incantato la Milano nerazzurra. E non solo..