Zanetti Story: un film per ripercorrere la storia di una leggenda

E’ record d’incassi per l’evento cinematografico dedicato a Javier Zanetti. Il film-documentario trasmesso ieri in diretta via satellite da Milano ha raccolto oltre 50mila spettatori, classificandosi primo al box office della giornata.

I tifosi interisti (e non solo), infatti, hanno preso d’assalto i 180 cinema che ieri hanno proposto, su oltre 250 schermi, l’evento cinematografico di Inter e Nexo Digital, realizzato in collaborazione con Pirelli. Già una settimana fa, visti i tantissimi sold out, alla trasmissione in diretta delle 20.30 era stata aggiunta una trasmissione in differita alle 22.45. Un successo anche quest’ultima!

La serata è stata inaugurata proprio dal protagonista dell’evento, intervistato dal conduttore Alessandro Cattelan. Durante la prima mezz’ora, sono intervenuti i 4 presidenti, proprio in onore del numero di maglia che il capitano ha indossato per anni: Luca Facchetti, figlio di Giacinto ed allenatore in seconda della Primavera di Vecchi; Tronchetti Provera, presidente Pirelli che, riferendosi al fatto che la collaborazione con l’Inter è iniziata nel 1995, ha ironicamente  ammesso “Siamo diventati sponsor dell’Inter proprio perché arrivato Pupi”; Massimo Moratti, vice presidente onorario e grande tifoso, l’uomo che ha plasmato la sua creatura nei 18 anni di presidenza ed infine Thohir, ammirato dal lavoro che Zanetti ha svolto come calciatore e che adesso svolge in qualità di vice presidente.

Sono intervenuti, poi, due grandi campioni, che hanno vestito ed onorato la maglia nerazzurra: parliamo di Roberto Baggio ed Ivan Ramiro Cordoba, intimo amico dell’ex capitano. Il primo, che ha militato nell’Inter per due stagioni, ha avuto occasione e di giocare a fianco del “Tractor”; il secondo, vice capitano dei nerazzurri, ha scherzato molto sul suo compagno, mettendo in luce aspetti del suo carattere inimmaginabili per chi non lo conosce fuori dal campo: “Zanetti è un pazzo. Perché? E’ colui che non si scoraggia mai, carica i compagni e guarda sempre alla prossima partita. E’ stato sempre la nostra forza, sapevamo che potevamo rivolgerci a lui per ogni problema. Fuori dal campo, invece, è una persona completamente diversa. Non è serio e composto come lo vedete. Lui è l’anima della festa, racconta barzellette e ride da solo!”.

Dopo la prima mezz’ora trasmessa in diretta via satellite dall’auditorium Pirelli messo gentilmente a disposizione da Tronchetti Provera, con Mancini e company in platea, inizia la trasmissione del film. La vita del capitano diventa una vera e propria pellicola cinematografica, raccontata dai suoi familiari, amici, colleghi, ex allenatori, giornalisti.

PAPA’ – Commosso ed emozionato, racconta gli esordi del figlio, instancabile lavoratore. Javier lo aiutava  nel mestiere di muratore, oltre a svegliarsi ogni mattina all’alba per consegnare il latte e guadagnarsi qualche spiccio per tirare avanti. Sin da piccolo sognava la carriera da calciatore. Alcune delusioni lo avevano abbattuto, ma il sostegno della famiglia non è mai mancato e Javier non ha mollato.

GIORNALISTI E PERSONAGGI FAMOSI – Molti i giornalisti, gli opinionisti ed i personaggi pubblici intervenuti: Fiorello, Mazzola, Bergomi, tutti estasiati e pieni di ammirazione per Pupi.

AMICI E COLLEGHI – Tanti gli amici, i vicini di casa e gli ex compagni di squadra. Nessuno di loro spende una parola negativa per Pupi, da Cambiasso a Messi, da Baggio a Rambert, da Cordoba ai vicini di casa ed agli amici che si allenavano con lui. Solo parole di stima. Cordoba ammette: “Non gliel’ho mai detto, ma Zanetti è stato sempre visto come un esempio. Lui era il nostro regolamento da seguire”.

ALLENATORI – Dopo gli interventi dei suoi ex allenatori in Argentina, è il turno di lui, lo Special One: “Non so in che posizione giochi Zanetti. E questo credo sia il miglior complimento che si possa fare ad un giocatore”. Anche lui, uomo di altri tempi, si commuove e dichiara: “Dopo la finale di Champions ci siamo abbracciati senza dire una parola. Con lui le parole non servivano. Era un leader silenzioso, con lui ci si intendeva con un solo sguardo”. 

MORATTI – E’ innamorato, e non solo della sua Inter. Zanetti è come un figlio per lui e, nel dedicargli parole di stima, si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: “Sono stato felice nel vederlo gioire per lo scudetto del 2007, quello dopo lo scudetto a tavolino, attenzione: altrettanto importante!”.

MOGLIE – E poi c’è lei, Paula. E’ proprio vero che dietro ogni grande uomo c’è una grande donna. E lei ha dimostrato di esserlo. Forte, spontanea, sorridente, entusiasta, è la donna che da più di vent’anni è al fianco del capitano. Una donna di una grande forza d’animo, sempre vicina al suo uomo, nella gioia e nei dolori. E si sa che Zanetti, come tutti gli interisti, di dolori ne ha vissuti tanti: “Gli dissi: se vai al Real…sì, sicuramente vincerai. Ma la vera sfida è provare a vincere qui, all’Inter. Ed ho avuto ragione”.

Anche i volontari dell’associazione benefica Pupi ed il suocero, presidente della stessa, intervengono. Sono le parole dello scrittore argentino Albino Guaron, però, ad accompagnare l’intero film. Il grande scrittore, diventato cieco a causa di una malattia, al termine della pellicola dichiara; “Volevo raccontare la storia straordinaria di un uomo comune. Ma forse, Javier Zanetti tanto comune non lo è”.  

Una frase che racchiude ciò che forse tutti, tifosi, allenatori, giocatori, presidenti pensano. Zanetti non è uno come gli altri, lui è una leggenda, la leggenda, uno dei tifosi eterni, che sempre onorerà la maglia: “L’Inter si ama e basta!”

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