Gli ultimi 15 minuti di Inter-Cesena hanno mostrato quanto i nerazzurri non hanno sfruttato per i primi 75 e i rimpianti al fischio finale sono davvero tanti. Cinque azioni nell’ultimo quarto d’ora con un unico comune denominatore: lo sviluppo e la conseguente pericolosità partiva da una delle due fasce, cioè quando il Mancio ha ordinato ai suoi di allargare il gioco e di conseguenza anche le maglie dei romagnoli.
Quando Icardi e Palacio si sono allargati il Cesena ha sofferto molto. L’Inter ha chiuso la partita con 34 cross ed il gol è arrivato proprio in un’azione sviluppata sulle fasce. Icardi si sposta sull’out di destra, Palacio e Kovacic occupano il centro dell’area e difesa del Cesena che va completamente in tilt. Il taglio dell’argentino non è colto da Perico che viene bruciato sul tempo ed il pareggio dei nerazzurri è cosa fatta. Con praticamente ancora un tempo da giocare ci si aspettava qualcosa in più, invece la mole sviluppata sugli esterni non ha più trovato seguito in area di rigore.
Il centrocampo dell’Inter ha giocato bene e le accelerazioni in questo reparto sono tutte nate dalla capacità di creare superiorità numerica nell’uno contro uno di Mateo Kovacic. Il gioiellino croato, però, una volta saltato il suo diretto avversario in mediana ha quasi sempre sbagliato la giocata, il tempo o la misura del passaggio. Un limite non da poco per un giocatore che deve lavorare ancora tantissimo per rispondere alle attese che tutti i tifosi nerazzurri hanno riposto in lui.
Kovacic ha chiuso la sua partita con 5 dribbling ma nessuna occasione creata, nessun assist e nessun tiro. I dati stagionali sono purtroppo finora sul livello dell’ultima partita con 1,72 occasioni, 0,04 assist e 0,28 tiri in porta a partita. Come dire: sa cerarsi molto bene lo spazio ma non sa poi sfruttarlo al meglio.
Un giocatore in crescita, invece, è stato Lucas Podolski. Inserito da Mancini ad inizio ripresa per cercare di ribaltare la partita, il tedesco ha offerto finalmente una prova positiva e convincente. Le impressioni e i numeri sono dalla sua parte. Poldi ha crossato 3 volte e tentato ben 6 volte la conclusione verso la porta: uno nello specchio, due fuori e tre respinti. Considerando che la sua media stagionale era di soli 2 tentativi a partita finora, si potrebbe tranquillamente dire che quella giocata ieri è stata sicuramente la miglior prova da quando veste nerazzurro.
Se continuerà così, un giocatore come lui farà davvero comodo a Roberto Mancini nel rush finale di campionato.