Il mensile Calcio2000 apre l’edizione di marzo con una lunga intervista all’attaccante nerazzurro Mauro Icardi. L’argentino si è raccontato a tutto tondo con riferimenti alla vita privata, al suo passato e all’attuale momento all’Inter. Ecco alcuni stralci delle sue parole:
PASSATO – “Il primo spostamento, alle Canarie, l’ho vissuto come un gioco. Io e i miei fratelli, come è normale, abbiamo seguito i nostri genitori che si sono trasferiti per lavoro dall’Argentina. Però andare a Barcellona da solo è stato più difficile, ero un ragazzino. A Genova sono andato tranquillo, ero pronto a fare il calciatore. Ho sempre voluto giocare a calcio, ma non pensavo di arrivare a simili livelli”.
RAPPORTO CON GUARDIOLA – “Con lui mai avuto problemi, è stato il primo al mio arrivo ad accogliermi e farmi sentire importante. Mi ha portato nel suo ufficio e mi ha parlato del Barcellona”.
SAMPDORIA – “Quando ho saputo dell’opportunità di venire a Genova, ho pensato che dovevo sfruttarla al meglio, sapevo di poter diventare un calciatore vero. Normale che oggi i tifosi della Sampdoria non mi amino, ho segnato contro di loro e ho esultato, ovvio che non sia ben visto”.
ARRIVO ALL’INTER – “Il mio procuratore mi ha chiamato e mi ha detto che c’era l’Inter. Eravamo entrambi contenti, non ci ho pensato un attimo. Niente mare a Milano? Con la mia famiglia e il mio agente ci abbiamo scherzato, ma alla fine ti abitui a vivere anche senza il mare. A Milano sto bene e penso si possa ancora migliorare tanto”.
RAPPORTO CON MANCINI – “Mancini mi dice sempre che devo imparare a giocare di più con la squadra, dialogare con i compagni senza stare ad aspettare la palla in area. A Genova prendevo le botte per fare stare alta la squadra, ora il mio gioco sta cambiando. Con lui ho un buon rapporto, ma li ho avuti con tutti i miei allenatori”.
MOMENTI DA RICORDARE – “Sono due. Il primo è quello nel derby della Lanterna, era la mia prima da titolare nella Sampdoria. Poi il gol con l’Inter contro la Juventus. Ricordo che volevo segnare ai bianconeri, al mio procuratore dissi: ‘Se entro devo segnare’ e così è stato. Segnare contro la Juve davanti a 80 mila persone è stato pazzesco. San Siro è uno stadio storico, dà grandi emozioni”.
SPERANZE – “Spero davvero di vincere tanti trofei. La Champions? Speriamo, devi avere la fortuna di giocare in squadre che possano concorrere a certi livelli. Mi auguro un giorno di essere ricordato come un giocatore che ha fatto cose importanti e vinto trofei importanti”.
FUTURO – “Ho ancora tre anni di contratto, se rinnovo la storia con l’Inter può essere più lunga, altrimenti ci sono ancora tre anni di contratto”.