Una telenovela che non vede termine quella del rinnovo tra Mauro Icardi e l’Inter. Il silenzio da parte di Maurito comincia a preoccupare un pochino con il discorso del rinnovo legato al 2019 che viene condizionato da una catena di rinvii.
Secondo La Gazzetta dello Sport è da novembre che le parti hanno avviato una pratica sempre influenzata da un ostacolo mentre per Mancini il bomber rappresenta la base su cui costruire la nuova Inter.
Il dialogo tra Icardi e Inter si complica nonostante una bozza di accordo fatta circa un mese fa sulla base di 2,6 milioni annui ma il nuovo scoglio rappresenta la tempistica, l’entourage di Maurito tende infatti a far partire il nuovo accordo già da questa stagione mentre l’Inter è disposta a dar l’adeguamento solo dal prossimo anno.
Un problema non di secondaria importanza visto che sull’Inter c’è sempre la lente d’ingrandimento dell’Uefa che intende far rispettare i rigidi comandamenti del Fair Play finanziario, unito al fatto che oltre all’accordo mancherebbe il sì dei nerazzurri ad alcune clausole dettate dal giocatore con i diritti d’immagine che resteranno interamente di proprietà della punta rosarina.
I dettagli potrebbero essere limati in presenza di Thohir nel derby quando ci sarà anche Abian Morano, procuratore di Icardi, in volo verso il bomber per discutere di alcuni nuovi sponsor personali di Maurito e la presenza del presidente dell’Inter potrà dare una spinta alla benedizione finale al matrimonio.
Da non escludere però anche la corte delle squadre estere, su Icardi infatti c’è il pressing del Manchester United e del Chelsea oltre ai due club di Madrid che hanno visto più volte l’attaccante argentino dal vivo e pensano già a formulare un offerta ufficiale.
L’Inter potrà vacillare solo se arrivasse una mega offerta superiore ai 40 milioni ed essere al bivio fra assecondare Mancini o compiere un’importante plusvalenza visto che Icardi è stato pagato 13 milioni che con due anni di ammortamento farebbe pervenire un surplus di oltre trenta milioni.