Uno dei beniamini dei tifosi, Nicola Berti, indimenticabile giocatore della squadra nerazzurra fra gli anni 80 e 90, si è espresso alla Gazzetta dello Sport sulla recente voce che ha previsto un interessamento di Massimo Moratti nel riacquistare l’Inter.
Berti ha espresso le sue perplessità in merito e si è schierato dalla parte del proprietario indonesiano, conosciuto personalmente in uno dei raduni di Inter Forever, gruppo che raccoglie diversi calciatori passati del club deputati a trasmetterne i valori di lavoro, lealtà e fantasia. Ecco le sue impressioni su Thohir e su questa operazione di difficile realizzazione: “Sta ancora imparando tantissime cose del mondo nerazzurro, ma è appassionato e interessato a ogni piccolo particolare del presente e del passato interista. Thohir non lascerà l’Inter, l’ha appena rilevata da Moratti e non avrebbe senso imprenditoriale un’operazione del genere, oltre al fatto che farebbe una brutta figura”.
I suoi elogi per il presidente sono numerosi e sinceri: “Una persona simpaticissima con una mente brillante, l’impressione è stata questa. Inoltre, parlandoci, ho capito che è entrato nel mondo interista in punta di piedi con molto rispetto per il passato più e meno recente. Una scelta condivisibile, vuole capire cosa sta dietro ogni minima cosa. Una scelta direi intelligente”.
Berti illustra anche il progetto economico e sportivo di Thohir, non lamentandosi eccessivamente per la concreta assenza di risultati nel breve termine: “Sta investendo in maniera razionale, non è arrivato e buttato soldi a caso. Lo ha fatto e lo sta facendo in maniera intelligente per cercare di costruire un futuro sempre migliore per questa società. Bisogna avere tempo e dargli tempo. Nel calcio non si vince tutto e subito, c’è programmazione, c’è un progetto. Anche io ho vissuto anni felici e anni difficili, è normale nel calcio come lo è nello sport in generale”.
Infine, ecco la sentenza dell’ex idolo delle folle, con tanto di ricetta per cercare di tornare competitivi già dal prossimo anno: “Bisogna fidarsi del presidente perché ha le idee chiare e una passione sempre crescente. Francamente vedo solo cose positive intorno a lui. Teniamoci stretto lui e Mancini. Inoltre, credo che con due difensori centrali forti si può lottare per lo scudetto, non ho dubbi. Ma anche quest’anno con due centraloni in più saremmo stati lassù a giocarci i primi tre posti, quelli che portano alla Champions”. La difesa è dunque il reparto dove investire maggiormente? Thohir e Mancini daranno ascolto a quello che, dunque, si è schierato come uno dei loro più grandi sostenitori?