Inter, mercato di gennaio da flop? Ecco il borsino a quattro mesi dalla “riparazione”

A gennaio l’Inter era ancora in corsa in Coppa Italia, Europa League e, perchè negarlo, per il terzo posto che porta ai preliminari di Champions League. Dopo circa quattro mesi sembra ridicolo pensare a ciò che poteva essere che chiaramente non è stato: eliminazione ai quarti di Coppa Italia, fuori agli ottavi di Europa contro il Wolfsburg (letteralmente messo sotto dal Napoli) e distanza siderale non solo dal terzo posto ma persino dal sesto, ultimo utile per l’Europa, seppur non per quella principale.

Le cause sono molteplici e non si vuole riaprire un discorso che fin troppe volte è stato fatto per commentare la deludente annata della squadra. Una cosa che salta all’occhio è il fallimento più o meno netto del mercato di gennaio che tanto aveva fatto sognare i tifosi nerazzurri con nomi interessanti se non altisonanti e che invece si è rivelato più che altro un fuoco di paglia. Ecco un’analisi nome per nome dei risultati della cosiddetta “riparazione invernale”:

DAVIDE SANTON – Senza dubbio è stato l’innesto più azzeccato sia perchè all’Inter mancano dai tempi di Maicon dei terzini degni di nota, sia perchè il ragazzo si è calato fin da subito nella parte disegnata da Mancini e praticamente per tre mesi è stato giustamente un titolare inamovibile, prima dell’infortunio che lo sta tenendo fermo nell’ultimo periodo. L’esperienza inglese l’ha fatto crescere molto dal punto di vista tattico e caratteriale come già dimostrato nelle ottime prestazioni successive al suo ritorno. Di conseguenza l’Inter non può che ripartire da lui nella prossima stagione, in attesa di una sua ulteriore crescita. Promosso 

MARCELO BROZOVIC – Un inizio davvero incoraggiante per l’ex Dinamo Zagabria con delle prestazioni anche sorprendenti per la rapidità con cui Brozo si era subito adattato al 4-3-1-2 di Mancini. Corsa, saggezza tattica, visione di gioco e carattere lo hanno dipinto come uno dei perni futuri del centrocampo nerazzurro anche perchè sembrava integrarsi benissimo con Medel e Guarin nel terzetto in mezzo al campo. Da circa un mese e mezzo però è notevolmente calato sia dal punto di vista fisico che tattico e la speranza è che questi sei mesi di ambientamento possano per lui diventare un trampolino di lancio per imporsi l’anno prossimo. Rimandato

XHERDAN SHAQIRI – E’ stato definito top player, come dare torto a questa etichetta. Xherdan è un giocatore dal profilo internazionale, di grande esperienza e carattere e nelle prime apparizioni ha mostrato tutto il suo potenziale esplosivo. Anche lui però, alla distanza, ha subito un netto declino forse più dettato dalla situazione generale della squadra che da sue carenze. Tre gol segnati in quattro mesi da un trequartista sono pochi e forse si imputa allo svizzero di cercare poco la porta nonostante abbia un sinistro che non ha molti eguali nel panorama calcistico mondiale. Restano dubbi solo sullo scarso impiego delle ultime partite visto che comunque è palese il suo essere una spanna sopra i compagni quando pure gli si concedono solo scampoli di partita. Anche per lui stesso discorso di Brozovic, l’importante è che in questi sei mesi si cali al meglio nell’idea tattica di Mancini in modo da prendere per mano l’Inter nell’anno del potenziale riscatto perchè ovviamente le sue qualità sono fuori discussione. Rimandato

LUKAS PODOLSKI – Da quando è arrivato all’Inter è ricordato più per le foto artistiche che posta quotidianamente sui social che per le sue giocate in campo. Unica volta in cui ha inciso davvero è stato in Coppa Italia con l’assist di tacco per Shaqiri ma una giocata pregevole in quattro mesi per un giocatore come lui e con il suo palmares è un bottino clamorosamente esiguo. Lukas ha sicuramente qualità immense dal punto di vista fisico, tattico e caratteriale ma è lampante come ogni volta che Mancini l’ha messo in campo lui non sia riuscito minimamente ad incidere. E’ triste vedere che un giocatore del suo livello debba, come tanti altri in passato, essere ricordato come flop dell’Inter, meteora che ha avuto successo solo nel giorno del suo arrivo e mai in campo. Ma se già pensa al suo ritorno all’Arsenal forse per lui questi sei mesi non sono stati molto più di una semplice avventura, per non chiamarla vacanza. Bocciato

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