“La vittoria del Novara è il peggior risultato per noi che venerdì affrontiamo la squadra di Ranieri”. Si finge scaramantico Pioli, anche se sotto sotto accarezza anche lui il sogno del colpaccio a Milano, riuscito pochi giorni fa al suo collega Mondonico. Non mancano le preoccupazioni tra gli emiliani: i bolognesi non giocano una partita vera da dieci giorni. La neve ha, infatti, fatto slittare la sfida, molto sentita in città, contro la Juventus. Ora invece il calendario non concede tregua: venerdì l’Inter, martedì il recupero contro la Fiorentina e domenica prossima l’Udinese. Un filotto tutt’altro che facile.
L’allenatore felsineo avrà tutti gli uomini a sua disposizione con l’eccezione di Loria. Anche Gaston Ramirez, che nei giorni scorsi aveva accusato qualche problema alla caviglia, ha pienamente recuperato. Pioli si trova nella situazione ideale per un allenatore, anche se in caso di sconfitta non potrà sottrarsi alle sue responsabilità.
Il Bologna è una squadra che in trasferta sta facendo molto bene. I punti totalizzati lontano dal Dall’Ara sono gli stessi conquistati tra le mura amiche (11 per la precisione). I rossoblù sono riusciti a ottenere un punto all’Olimpico contro la Roma e al San Paolo contro il Napoli. La chiave di questi buoni risultati è l’organizzazione che Pioli ha saputo dare da quando è subentrato a Bisoli. Quest’ultimo invece sembrava puntare unicamente sulla grinta, dote certamente importante ma sterile se non affiancata da disciplina tattica.
Veniamo alla probabile formazione. Il modulo delle ultime uscite è il 3-4-2-1. Pioli non dovrebbero cambiarlo. In difesa i tre saranno Raggi, Portanova e Antonsson. Per quanto riguarda la linea mediana i sicuri sono i due mastini Perez e Mudingay. Sulle fasce Garics e Morleo sembrano in vantaggio su Crespo e Rubin. Sia Garics che Morleo nascono come difensori, il che implica che la difesa a tre si trasforma spesso in una difesa a cinque molto chiusa. Dietro l‘unica punta Di Vaio, gli indiziati per una maglia da titolare sono il giovane francese Taider e Ramirez, anche se dalle ultime indiscrezioni Pioli sarebbe pronto a buttare nella mischia Konè, fermo ai box da quaranta giorni.
All’andata proprio a Bologna iniziò l’avventura di Claudio Ranieri sulla panchina nerazzurra. Anche allora l’Inter veniva dalla sconfitta contro il Novara e da un periodo non certo esaltante. La vittoria in terra emiliana rappresentò il primo passo verso l’uscita dal tunnel. Un girone dopo, la storia potrebbe ripetersi.