Mancini tra moduli e il ruolo di Kovacic, serve identità

Il campionato è alle porte e Roberto Mancini non è ancora riuscito a trovare una posizione per Mateo Kovacic. Nell’ultima uscita al Trofeo Tim il tecnico di Jesi ha schierato Medel nel ruolo di regista, portando il maghetto di Linz ad agire come esterno d’attacco. Un altro esperimento o una bocciatura? Le malelingue sono già all’opera con i soliti commenti: ”Bisognava venderlo”. Il dubbio e la paura che però ora sopraggiunge è che sia stata sprecata tutta la sua preparazione allenando il ragazzo in un ruolo che poi non interpreterà. Probabilmente nella testa del Mancio abbondano i pensieri, nemmeno paragonabili alle preoccupazioni dei tifosi. Il reale problema però rimane: Kovacic non ha ancora un ruolo. Se quella del croato come regista è una bocciatura in quel ruolo tornerà Medel o si potrebbe provare Kondogbia, ma sarebbe come buttare un mese intero di duro lavoro. Si parla tanto di identità, e l’Inter di questi tempi non riesce ancora a trovare la quadra corretta nonostante siano stati fatti dei grandi acquisti. Il pessimismo cronico che contraddistingue i tifosi nerazzurri poi non aiuta certo l’ambiente a lavorare in maniera tranquilla. Un fallimento quest’anno non sarebbe accettato, e Mancini questo lo sa bene. Mancano soltanto dieci giorni alla prima di campionato contro l’Atalanta e per quel giorno la squadra dovrà avere un modulo, e Kovacic dovrà avere il suo ruolo. Roberto, basta con i cambi di modulo ed esperimenti sui ruoli, ora è arrivato il momento di far vedere la vera Inter.

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