Un momento molto delicato in America per uno dei giochi più famosi ed intrapresi del mondo, il fantacalcio, che vede il sempre maggior ostruzionismo da parte dei governi d’oltre Oceano. A risolvere la questione persino l’FBI e l’US Justice Department che hanno accusato DraftKings di servirsi di mezzi non proprio consentiti dalla legge per sbaragliare la concorrenza ed ottenere maggiori consensi. Ma questa è soltanto una delle tante startup prese di mira, considerate “gioco di azzardo”.
Già nel 2006 la questione era venuta a galla con un espediente non male del Governo Federale degli Stati Uniti ha con l’Unlawful Internet Gambling Enforcement Act, una legge che non lasciava dubbi: i siti di Fantacalcio riguardanti anche il football, basket e numerosi altri sport, venivano definiti giochi di abilità e non di possibilità, con questi ultimi reputati illegali in tutti gli stati degli USA, tranne per Nevada, Delaware, Montana e Oregon?”.
Poi, la rottura. Il meccanismo economico che girava intorno a queste startup era esagerato e così il Nevada ha preso provvedimenti. “I siti sul FantaFootball come DraftKings e FanDuel dovranno chiudere entro giovedì perché operano senza la licenza, con le vincite non tutelate o regolamentate dal Monopolio di Stato. Pena, multe salatissime e detenzione”. Ecco il problema: lo Stato non ha un ritorno economico, che invece hanno i privati.
Ed il Italia? La soluzione potrebbe essere ancor più strabiliante. Per rimpinguare le povere casse dello Stato, si potrebbe persino decidere di spingere il Governo a tassare i siti italiani specializzati chiudendone i meno prolifici. Non si può mai stare tranquilli…