Gli incroci in quest’Inter-Juve che verrà sono tanti e disparati. Dal mercato e gli ex, ricorda il Corriere dello Sport, fino agli allenatori. Partiamo da questi ultimi, Allegri e Mancini. Sono gli unici della nostra A ad aver vinto già il campionato e con più trofei nel proprio palmares (13 a 5 per il Mancio) e domani si affronteranno per la terza volta in carriera (ma qui il totale premia Max). Che sia l’occasione buona per Mancini per trovare la prima vittoria. Un particolare molto interessante riguarda il computo totale delle sfide contro le avversarie di domani. Mancini, in tutte le sue avventure da allenatore, ha maturato più sconfitte che vittorie contro la Juventus e lo stesso vale per Allegri nei confronti dell’Inter. Una vittoria domani, però, potrebbe portare il bilancio in parità per uno dei due. Sarà così oppure lo spauracchio del pareggio che scontenta tutti avrà la meglio?
Dalla panchina il duello si sposta al campo, con tanti ex pronti a far ricredere la loro squadra del passato. E’ il caso di Felipe Melo, mai amato a Torino ma poi bravo a costruirsi una nuova carriera e a diventare già uno degli idoli di San Siro. Dall’altra parte Hernanes, che proprio Milano ha lasciato in estate per Torino, vorrà riscattarsi dinanzi un pubblico che non lo ha mai così amato e apprezzato come avevano fatto a Roma. Bonucci, che proprio con Mancini ha esordito in A, è un fedelissimo della Juventus, sacrificato dall’Inter sull’altare che permise di acquistare Motta e Milito dal Genoa. Nonostante un’ottima carriera, non rientra affatto nella categoria dei rimpianti.
Dagli ex al mercato il collegamento è breve. Le due squadre in estate si sono date da fare, hanno cambiato molto e investito tanto in quasi tutti i loro reparti. Domani il campo ci dirà chi lo ha fatto meglio? Forse è presto, ma di sicuro sarà curioso vedere giocatori che magari indossano una maglia, ma sono stati vicinissimi dal vestire l’altra. Il caso Guarin-Vucinic del gennaio del 2014 è ancora uno scalpo insopportabile per Marotta, un po’ come quello relativo a Isla per Ausilio, che nell’estate precedente lo aveva a lungo cercato. Dybala era nella lista dei sogni di Mancini, forse in compagnia di Cuadrado, non cercato però con la stessa insistenza dell’ex Palermo. Pereyra due anni fa e Pogba ancor più indietro hanno rischiato di approdare a Milano, ma per ragioni diverse la Juventus si è aggiudicata la corsa. Tante storie e diversi protagonisti, chissà domani chi, tra i tanti, sarà il migliore sul campo.