Mancini quest’oggi festeggia l’anniversario della sua seconda storia con l’Inter. Lo festeggia in maniera felice per il primato in classifica, ma consapevole della difficoltà e delle fatiche dei primi mesi, ancora vivi negli occhi suoi e dei tifosi nerazzurri. Bilanci ne sono già stati fatti, motivo per cui abbiamo voluto spingerci oltre, immaginando come potrà essere il secondo, che, a meno di crolli non preventivati o improvvisi cataclismi, dovrebbe verificarsi per la gioia di ambo le parti. Partiamo da una certezza: la data dei festeggiamenti sarà una domenica, giorno di partite e, dunque, di interviste e conferenze stampa. Proviamo quindi ad abbozzare una conferenza stampa del futuro, immaginando le cose che succederanno in questo campionato, in estate e all’inizio della prossima stagione. Qualche simpatica previsione, speranze, presunte certezze, temi ricorrenti e perché no, anche qualche sogno nel cassetto. perché senza di quelli è difficile andare avanti nella vita.
Sabato, 13 novembre 2016, Appiano Gentile.
Mister, la squadra nonostante la vittoria è sembrata pesante e poco brillante. Le ragioni?
L’impegno di Champions in settimana ci ha tolto molte energie. Abbiamo speso tanto per vincere ad Amsterdam, dunque ci sta un po’ di stanchezza e di affanno. L’importante è aver colto i 3 punti.
Vi confermate in vetta in classifica, ma Juventus e Napoli hanno il fiato sul collo su di voi. Chi teme di più?
Temo tutti, perché il cammino è lungo. Anche la Roma può rientrare nella corsa. Sono sicuro che gli uomini di Garcia non hanno affatto la pancia piena dopo il campionato dell’anno scorso e che vorranno regalare un altro trionfo a Totti prima del suo addio.
Anche oggi son rimasti in panchina Nasri e Pjaca, giocatori fortemente voluti da lei in estate.
Devono adattarsi al nostro campionato, non è facile. Nasri ha avuto un piccolo acciacco la scorsa settimana e non ho voluto rischiarlo inutilmente, mentre Pjaca è giovane e avrà sicuramente modo di crescere. Pagato troppo? Non credo, si diceva lo stesso di Kondogbia, ma ora nessuno si azzarderebbe più a ricordare il prezzo di acquisto.
Cosa risponde a Ferrero, che ha protestato per la mancata assegnazione del rigore su Eder?
Mi sembra che l’intervento di Medel sia stato sul pallone, a differenza di quello di Chiellini qualche settimana fa…ho visto di peggio! Comunque mi congratulo con Montella, ha costruito un’ottima squadra e potrà levarsi molte soddisfazioni.
Ha già salutato il presidente Thohir?
L’ho visto prima della partita, dopo non ancora. Sarà sicuramente molto contento, negli ultimi due anni la sua società sta crescendo esponenzialmente. Approfitterò dell’atmosfera allegra per chiedergli qualche acquisto..
Si riferisce ad un centrale difensivo?
Beh, probabile. Miranda ha già avuto un problema quest’anno, non possiamo farci trovare ancora impreparati in futuro. Chi mi piace? Non posso dirvelo, però forse una telefonata gliel’ho fatta…
Questo sarà l’anno dello Scudetto?
Difficile dirlo, ma abbiamo più possibilità dell’anno scorso. La squadra è più matura, si conosce meglio. Poi la Coppa Italia già l’ho vinta l’anno scorso, se la storia è ciclica, forse è di nuovo arrivato il mio turno.
Sogni e speranze di un pomeriggio qualunque di novembre. Un anno fa non fu così normale: forse, probabilmente, perché l’Inter da là ha iniziato a pensare in grande e a sentirsi di nuovo grande e forte.