Sfortunato e sfortunata. Danilo D’Ambrosio e l’Inter, ancora penalizzata da un’espulsione sin troppo eccessiva e poco indulgente. Il terzino nerazzurro era stato protagonista nel primo tempo di una partita ordinata, attenta ed anche aggressiva, con tanti recuperi di palla e buone sovrapposizioni, non sempre premiate. Nel secondo tempo ha patito un po’ di più la ritrovata esuberanza di Perotti, che più volte ha spinto sulla fascia e creato presupposti rischiosi. Il cartellino rosso è frutto di un’ingenuità, perché intervenire in quel modo, da ammonito, su un giocatore lanciato, non rientra nel novero delle idee geniali. Non bisogna trascurare però il fatto che il primo giallo sia avvenuto per un contatto spalla a spalla, simile a quello con il quale Perotti lo ha fermato al limite dell’area nel primo tempo. Peccato che lì non sia stato fischiato fallo.
In una partita in cui nessuno dell’Inter ha demeritato ci ritroviamo costretti a penalizzare l’ex capitano del Torino per aver mancato di lucidità in un singolo istante e di aver esposto la squadra a un rischio finale eccessivo per quello che si era visto sin lì sul campo.