Non ha mai giocato in Europa, non è stato nemmeno uno dei portieri più forti, ma quel suo stile inconfondibile e il piede da bomber rimarrà impresso nella mente di tutti gli amanti del calcio.
Rogerio Ceni, a 42 anni, dice basta. Si ritira. L’estremo difensore brasiliano, dopo 25 anni con i guantoni, praticamente tutti nel San Paolo, ha annunciato la chiusura della sua carriera. Iniziata, in realtà, giocando a volley in Mato Grosso, a Sinop. Proprio lì viene notato per la prima volta dal Sinop Futebol Clube, giovanissimo, a diciassette anni. Nel settembre 1990 il provino che gli cambia la vita. Da allora circa 1200 gare – 1191 per l’esattezza – con la maglia del Tricolor Paulista, a cui giurò eterno amore. Diventa il calciatore al mondo ad aver realizzato più presenze con un singolo club. Più di Pelè con il Santos. Più di Noel Bailie – il secondo – fermo a 1013 con il Linfield Football Club, squadra semiprofessionistica di Belfast. Il record più importante, però, è quello dei gol segnati: 129, il massimo raggiunto da un portiere.
Non solo soddisfazioni personali, ma anche di gruppo. Tre campionati brasiliani, due Coppe Intercontinentali e due Libertadores. Ma soprattutto il Mondiale 2002 col Brasile, anche se da terzo portiere, e la vittoria della Confederations Cup nel 1997.
Da Higuita a Chilavert, passando per Campos, Butt e Ivankov. Con Rogerio Ceni finisce l’era dei portieri goleador, proprio lui il migliore di sempre.