Eder serve davvero a questa squadra?

Le ultime deludenti prestazioni hanno legittimato il desiderio di Mancini di accaparrarsi nuovi giocatori sul mercato. Il nome più in voga è quello di Eder, già cercato ad agosto e poi sostituito, egregiamente, con l’arrivo di Adem Ljajic, uno dei migliori in stagione. Il tecnico reclama un giocatore da doppia cifra, che sia incisivo e trovi il goal, mettendo da parte manierismi e finezze di troppo. Il sampdoriano sta disputando un gran campionato, è da due stagioni prolifico oltre ogni attesa ed è il cardine della squadra di Ferrero, che infatti pretende una gran cifra per lasciarlo andare a questo punto della stagione. Ne vale la pena? Oggettivamente, la batteria di attaccanti nerazzurra è già molto carica, ricca di giocatori dalle caratteristiche differenti e, apparentemente, complementari. Jovetic e Icardi però non funzionano e, dunque, un altro elemento da combinare in attacco potrebbe funzionare. Ipotesi da non scartare, ma l’ affollamento potrebbe essere un’arma a doppio taglio, soprattutto se i giocatori meno utilizzati dovessero mugugnare e creare malumori di troppo nello spogliatoio. Eder, inoltre, con tutto il rispetto possibile e dovuto, non sembra quel tipo di giocatore in grado di suonare la carica. Potrebbe risultare un ottimo gregario, ma è difficile che si inserisca subito, in maniera ottimale, in un club con più pressioni della Samp e senza un gruppo che lo supporti, unicamente, a dovere. Gli esempi dello scorso mercato invernale sono lampanti: inserire giocatori in corso d’opera è quanto mai complesso e, se non fenomeni, pagano il periodo di ambientamento in una nuova dimensione. Forse l’attacco più che rinforzato, dovrebbe essere supportato meglio da un reparto, il centrocampo, che sta difettando a dare la sua mano in termini di tecnica, creatività e visione di gioco. Le aggiunte vanno quindi cercate, ma in zone del campo in cui il deficit è più tangibile.

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