Mancini e il futuro: il tecnico rimarrà anche in caso di non accesso alla Champions?

In questo momento di evidente difficoltà nerazzurra, con uno sciagurato mese invernale che ha (quasi) del tutto rovinato quanto costruito negli ultimi mesi del 2015, ci si pone frequenti domande sul futuro di Roberto Mancini. Se, in caso di qualificazione alla Champions, la permanenza a Milano è fuori discussione, la Gazzetta dello Sport si chiede se, in caso di piazzamento dal quarto posto in giù, ci possano essere spiragli per un futuro sereno tra l’allenatore marchigiano e il club.

Mancini nelle ultime settimane è apparso nervoso, non più abituato alla polemica all’italiana e spesso nostalgico nel rievocare le abitudini e le maniere inglesi, soprattutto per quanto concerne arbitri ed educazione del pubblico. Dal punto di vista prettamente nerazzurro, invece, il fair play finanziario è l’ostacolo più grande. Il mister jesino ha dichiarato apertamente la sua avversione a questo paletto economico, che costringe la sua società a operare con oculatezza e costante attenzione al bilancio. Se quest’anno è stata del tutto ribaltata l’ossatura di squadra con 11 acquisti, quest’estate l’intenzione è di prenderne molti di meno, ma che consentano un salto di qualità ulteriore. Per averli, però, serve l’appetibilità della prossima Champions e la conseguente disponibilità di liquidi utili da spendere.

Niente Champions e niente Mancini? Forse, anche se le destinazioni per l’ex City potrebbero non abbondare. Con le big spagnole sistemate, in Inghilterra Chelsea e United, le uniche che potrebbero cambiare timoniere, pensano a soluzioni diverse. Per non parlarne più, bisognerà invertire di nuovo la rotta, magari a partire proprio da Firenze.

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