Ausilio ci va giù pesante, ma ha la ragione dalla sua

Il post partita di Juventus-Inter porta con sè un umore pessimo e facce scure in casa Inter. I giocatori escono a testa bassa e Mancini, per mancanza di voce (ufficialmente) non parla ai microfoni. A confrontarsi con i giornalisti quindi tocca a Zanetti e Ausilio. L’ex capitano, che nel ruolo di vice presidente, è sempre molto vicino alla squadra, cerca le parole giuste per dare tranquillità all’ambiente, conferma la completa fiducia a Mancini ma sottolinea come ci si aspettava di più da alcuni elementi. Non serve fare nomi, e non ci aspettiamo certo che li faccia Zanetti, ma il messaggio, anche con la calma olimpica che contraddistingue l’argentino, è chiaro.

Per rafforzare le parole del vice presidente, è il turno di Piero Ausilio. Lui non nasconde per nulla la rabbia e (forse anche toccato personalmente per le critiche al mercato) dice la sua, senza mezzi termini. Ausilio parla di mancanza di cuore, di grinta e sacrificio. Frasi fatte di solito, ma non all’Inter. Il ds ha assolutamente ragione nel criticare l’atteggiamento della squadra, da lui costruita e fino a prima di questo crollo, costruita benissimo. Sulla carta la squadra forse non è inferiore a Napoli e Roma, ma quello che manca, prima di un regista, prima di un terzino, è la voglia di dare tutto per la maglia.

Ed è incredibile come la piega che aveva preso la stagione abbia portato a questo. Un obiettivo Champions all’inizio fattibile ma non semplice, poi metà stagione in testa alla classifica, dovrebbe caricare una squadra, spingerla anche oltre i limiti, invece l’Inter alle prime difficoltà si è sciolta. Manca carattere, manca forse qualcuno che suoni la carica, con tutto il rispetto per Icardi, mancano un capitano o un paio di giocatori che durante tutti gli allenamenti, e non solo la domenica, dimostrino al gruppo come ci si comporta. Le partite si vincono nel lavoro settimanale e poi sul campo, con impegno e sacrificio che non devono mancare mai.

Mancano 12 partite e c’è tutto il tempo per risalire la classifica, sperando in qualche stop della concorrenza, ma le parole di Ausili e Zanetti non devono restare uno sfogo post sconfitta, ma un messaggio ben stampato in testa dei calciatori ogni giorno da oggi a fine stagione.

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