L’Inter di Coppa per ritrovare autostima e convinzione per l’immediato futuro

Assente ingiustificata. In due parole si può descrivere così la prestazione dell’Inter a Torino di ieri sera. Una squadra incapace di creare alcun grattacapo alla difesa della Juve che per tutta risposta si toglie lo sfizio di andare in gol proprio con uno dei suoi difensori (Bonucci) che poi risulterà il migliore in campo.

E poco importa se Gigi Buffon sia a due gare e quattro minuti per raggiungere il record di imbattibilità detenuto da Sebastiano Rossi dal 1994 perchè questa Inter possa sentirsi giustificata. Quello che è apparso agli occhi di tutti e poi confermato a fine gara da Javier Zanetti e Piero Ausilio è stata la mancanza di personalità e voglia di essere competitivi; in un’altra parola: Fame. Quella fame che alla Juve ha permesso di passare dall’anonimo dodicesimo posto di inizio stagione alla vetta della classifica che fino a Natale era posseduta proprio dall’Inter.

Una Torino che nelle ultime settimane ha messo a dura prova l’autostima dell’ambiente interista e sta accumulando dubbi sulla solidità della squadra. Il 2 a 0 di ieri è arrivato dopo che due settimane fa si era perso per 3 a 0 in Coppa Italia, suggellando una Juventus superiore ad oggi ai nerazzurri. Il calendario però prevede una possibilità importante per la banda Mancini. Mercoledì è già tempo di tornare in campo proprio contro la compagine di Allegri nel ritorno di Coppa con la possibilità di vincere una gara (anche senza la qualificazione) che permetterebbe ai ragazzi di vedere con più ottimismo le prossime e ultime 11 partite della stagione.

Una gara per riconsegnare morale all’Inter che deve recuperare un ritardo di 5 punti alla lanciatissima Roma di Spalletti in chiave Champions, obiettivo che fino a qualche settimana fa sembrava tranquillamente raggiungibile visto il primato in classifica che si aveva. Ora la situazione non è quella di 3 mesi fa ma le risorse per uscirne ci sono tutte. A volte basta solo guardarsi negli occhi e credere fortemente in quello che si fa perchè solo così si può raggiungere qualcosa di importante o comunque non avere rimpianti in futuro.

Si spera che le parole di un’icona come Zanetti, che praticamente non si era quasi mai esposto nel recente passato, possano fare da traino alla squadra per far scattare la molla dell’orgoglio. L’ex capitano nerazzurro molto probabilmente ha sentito il bisogno di parlare pubblicamente ed in maniera schietta perchè vede e sente che il momento è di quelli cruciali e l’obiettivo è quello dare una scossa a tutto l’ambiente.

Inter-Juve di Coppa Italia come tassello per recuperare forma e soprattutto autostima, fattore determinante per ambire nella miglior Europa disponibile.

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