Dopo la pessima prova di domenica a Torino e le parole non proprio dolci dei vari dirigenti, l’Inter stasera è attesa ad una reazione. Il Corriere dello Sport parla proprio dell’aria che si respira alla Pinetina. Gli stessi Zanetti, Stankovic e Ausilio erano presenti ieri per parlare direttamente con alcuni giocatori, per cercare di rimettere in sesto la squadra, persa da tempo nella negatività portata da questo 2016.
Mancini intanto sta valutando come scendere in campo stasera e con quali obiettivi. Al di là della formazione, il tecnico vuole provare a giocarsela fin da subito, cercando un gol magari nella prima mezz’ora per poi sperare nel miracolo. Gli esempi nella storia dell’Inter non mancano. Il più recente è nella stagione 2012-2013, con Stramaccioni in panchina. Dopo la sconfitta per 3 a 0 a White Hart Lane, l’Inter pareggia i conti in casa al 90esimo, uscendo al supplementare dopo il 4 a 1 finale. Ma andando indietro sono altre le remuntade che hanno fatto la storia: Nel 97-98, l’anno della Coppa Uefa, vinta anche grazie all’eliminazione del Lione, battuto 3 a 1 in trasferta dopo la sconfitta a San Siro per 2 a 1, e dello Strasburgo, sconfitto 3 a 0 a Milano dopo il 2 a 0 dell’andata. La rimonta più famosa però resta quella della Coppa dei Campioni del 64-65: semi finale d’andata a Liverpool, 3 a 1 per i Reds, ma al ritorno Corso, Peirò e Facchetti regalano all’Inter la finale.
Ci sono quindi momenti di Pazza Inter a cui attaccarsi. Quella che Mancini spera di vedere stasera. Andrebbe già benissimo una buona prestazione, magari con una vittoria, poi se ci fosse l’incredibile rimonta, Mancini confermerà che era stato uno dei pochi a crederci.