L’onda lunga della Coppa, nonostante le energie in riserva

Una partita con la Juve, partendo sotto 3 a 0, pareggiata e portata avanti fino al 120esimo, toglie energie fisiche prima e mentali poi. Il rischio crollo in casa Inter ieri era dietro l’angolo, considerato che alla fine lo sforzo di mercoledì è stato anche inutile ai fini del passaggio del turno, aspetto che poteva compromettere la stabilità della squadra.

during the Serie A match between FC Internazionale Milano and SS Lazio at Stadio Giuseppe Meazza on December 20, 2015 in Milan, Italy.

Quello che andava emulato però della sfida di Coppa Italia era l’intensità e la voglia. Perchè prima dello sforzo fisico, della bravura tecnica, c’è la concentrazione, la testa a fare la differenza. La squadra di Mancini, nonostante sette undicesimi fosero confermati dal match con la Juventus, ha messo in campo la grnita e la cattiveria giusta. Ha azzannato la partita, con due gol nella prima mezz’ora (mai successo finora) e dimostrato come quello visto 4 giorni prima, non fosse stato per nulla un caso.

Perisic forse è l’emblema: mercoledì al 116esimo minuto, dopo una partita passata a macinare chilometri sulla fascia, ha ancora la forza di correre palla al piede 30 metri, saltare l’uomo e arrivare sul fondo per il cross. E cosi come ha finito mercoledi, ha ripreso ieri, dal primo all’ultimo minuto. Una capacità di corsa ma anche la lucidità utile in alcuni momenti, sono la fotografia dell’Inter attuale. Corsa e sacrificio ma tanta quantita e qualità offensiva.

 

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