Non è stato di certo pessimo nei suoi primi mesi all’Inter. Anzi, Ivan Perisic ha già mostrato in diverse occasioni lampi di un ottimo giocatore. Quello che mancava a lui, come a molti altri compagni quest’anno, era la continuità. A volte il croato sembrava spaesato e fuori dal gioco, incapace di entrare negli schemi di Mancini. Eppure la società ha insistito tanto per averlo in estate e con il tempo, stiamo iniziando a capire perchè.
L’esterno ex Wolfsburg ha capacità uniche, non solo tra le fila nerazzurre. Un’ala vera, abile nell’uno contro uno, gran crossatore e capace anche di qualche gol, quando si tratta di attaccare. Quando c’è da difendere diventa un perfetto esterno in un centrocampo a 4 o a 5. Non si rierva mai, ha una costanza fisica nei 90 minuti molto rara ma questo aspetto non gli nega la lucidità nelle giocate offensive.
Le ultime due partite con Juventus e Palermo hanno confermato in appena 180 inuti, tutte le impressioni date solo in alcuni tratti della stagione. Perisic può fare la differenza in questa Inter e in questo momento, in cui la squadra deve disperatamente rincorrere la Roma e il terzo posto, è assolutamente imprescindibile la sua presenza. Non va più considerato come uno dei tanti, normale esterno da alternare con gli altri. Ora Perisic deve caricarsi anche di responsabilità (e sembra avere il sangue freddo per farlo) e guidare l’Inter in alto. Molto del futuro nerazzurro passa anche dai suoi cross, dai suoi doppi passi e dai suoi gol.