La Gazzetta dello Sport fa un’analisi sui gol da calcio d’angolo, speciale classifica in cui comanda l’Inter di Mancini. Al pari col Milan, in testa con 7 gol. In particolare i nerazzurri hanno dato un’accelerata nell’ultimo mese, con 6 gol da corner da inizio febbraio ad oggi. Prima l’unico gol era arrivato a settembre contro il Verona, con la rete decisiva di Felipe Melo.
Da quel giorno ad inizio febbraio, non è stata un’Inter pessima sugli angoli, tra legni, parate e un po’ di sfortuna. Poi però la svolta: Mancini segue in prima persona la preparazione in allenamento delle situazioni da calcio da fermo, sia in fase difensiva che offensiva. A volte batte anche lui, per dilettarsi, ma non manca certamente la qualità con Brozovic, Ljajic e anche Jovetic che possono battere. Una squadra molto fisica poi, come l’Inter, inizia a sfruttare chili e centimetri, mandando in rete un po’ tutti. Il capocannoniere infatti è Danilo D’Ambrosio, con due gol da clacio d’angolo.
Non solo colpi di testa diretti, ma anche sponde, come nell’ultima partita con il Bologna, con due gol simili in 4 minuti. I giocatori si muovono bene, come se fossero mossi da fili invisibili, tutti coordinati. Un aspetto del gioco da continuare a sfruttare, così che le squadre avversarie temano l’Inter e i suoi corner. Già da sabato sera contro la Roma, altra squadra che sa sfruttare i calci d’angolo, con ben 5 reti.
La svolta da corner in casa nerazzurra è arrivata post Verona. Una partita finita 3 a 3 con 3 gol presi di testa, su calci piazzati. Mancini non la prese affatto bene e aumentò la qualità del lavoro in settimana su queste situazioni. Ora da punto debole è diventato punto di forza, per spaventare gli avversari. Spalletti è avvisato, la Roma deve stare attenta.