Inter-Napoli di sabato sera metterà di fronte Icardi e Gabbiadini, due giocatori che Mancini avrebbe voluto veder insieme ma che il rifiuto di De Laurentiis ha cancellato la possibilità.
Su La Gazzetta dello Sport il confronto tra Icardi e Gabbiadini è spiegato da Delio Rossi, che li ha allenati entrambi spiegando: “Chiesi espressamente Manolo, ma anche Zaza che poi non arrivò, per ovviare alla partenza di Mauro, loro sono complementari, assolutamente sì. Sarebbero perfetti in un 4-3-3, Mauro punta centrale e Gabbiadini che parte da destra. Li ho visti crescere e rivedendoli in questo loro sviluppo si può certamente dire che si tratta di due attaccanti moderni e dotati della giusta dose di autostima. Manolo ha resistenza, un sinistro educato, è disciplinato e ha forza fisica. Mauro sa vivere per il gol ma mi pare di capire che… ne viva un po’ troppo. Aggiungo però che Mauro potrebbe lavorare ancora di più. Higuain è uno che fa gol e si sbatte, Icardi magari si culla di
più sulla propria media“.
Icardi e Gabbiadini sono all’opposto come personaggi, Maurito che twitta due o tre volte al giorno, Manolo che l’ultimo tweet l’ha scritto in occasione di un suo gol a gennaio, uno capitano dell’Inter e l’altro che a Napoli non è capitato per caso ma che spesso avrà pensato di cercare più spazio altrove, magari proprio in nerazzurro, con quell’assalto di mercato fallito insieme al Wolfsburg che offriva 25 milioni.
Entrambi con il gol nel sangue cercano con insistenza Olimpiade e Europeo, Icardi ha media gol pazzesca ma nella gerarchia del Tata Martino arriva dopo Calleri, Vietto e Dybala, Gabbiadini insegue la Nazionale come soldato affidabile ma fermato da infortuni, entrambi sognano e nel mentre segnano.