Simeone ed Herrera, l’Atletico Madrid e la Grande Inter: punti in comune di storie e condottieri straordinari

Il calcio al giorno d’oggi è fatto sì di testa, ma anche (forse soprattutto) con le gambe.

Helenio Herrera, allenatore della Grande Inter, 40 anni fa diceva: “Il calcio moderno è velocità. Gioca veloce, corri velocemente, pensa velocemente, marca e smarcati velocemente.

Queste parole oggi le ritroviamo messe in pratica dal Cholo Simeone, che ha un rapporto quasi di padre/figlio con i propri giocatori, vivendo ogni partita come fosse l’ultima. Non è eresia paragonare il calcio del mago Herrera con quello del Cholo. Una somiglianza impressionante, anzi, forse più una totale uguaglianza.

Il Cholo ed Il Mago, due argentini che hanno trovato le loro fortune in Spagna ed in Italia, due argentini con l’Inter nel cuore e tanta passione che si vede quotidianamente in campo. Ma dove si ferma questo parallelo?

Sandro Mazzola, ai microfoni di Io Gioco Pulito ha affermato: “Hai ragione, mi ci rivedo. Qualcosa c’è che accomuna noi e loro, come la grinta, ma anche tatticamente: il gioco verticale di Simeone è stato perfezionato da Helenio Herrera. Il Mago e Simeone sono molto simili, il Cholo è sempre stato così aggressivo e ha sempre avuto questa visione di calcio, me ne sono accorto anche quando l’ho avuto come calciatore. È sempre stato molto grintoso. Cerca la partita fisica e sia lui che Herrera lavorano tantissimo sulla testa dei calciatori. Il Mago parlava tantissimo con tutti noi e questo ci ha aiutati a vincere tutto. E’ un qualcosa di positivo ed è bello vedere che il calcio che facevamo noi può essere attuale ancora oggi

Il gioco che accomuna Herrera e Simeone è questo: pressing a tutto campo e una difesa preparata nei minimi dettagli. Ognuna con il suo leader: da una parte Picchi, dall’altra Godìn. Poi un gioco che si concentra molto sulle fasce: Facchetti all’Inter, Juanfran/Luis nei Colchoneros del Cholo.

Quanto sia efficace la difesa di Simeone lo dicono i dati: in 17 partite casalinghe in Champions League, l’Atletico ha subito soltanto due reti (subiti, tra l’altro, in un unico match, contro il Benfica).

Una qualità straordinaria comune ad entrambe le squadre è quella di saper difendere ed offendere, tutti insieme. Inolte, entrambe dettano legge in campo, stabilendo quale debba essere il ritmo gara e facendo sì che l’avversaria riduca il proprio gioco ad un possesso palla sterile. Dell’Atletico si dice sia eccessivamente falloso, ma è un mito che va sfatato: nel doppio confronto contro il Bayern di pep Guardiola, i Colchoneros hanno commesso 17 falli contro i 25 dei bavaresi.

simeone

Massimo Carcarino, che tra le varie cose cura le analisi tattiche per la Lega Serie B, contattato da Io Gioco Pulito ha affermato: “L’Atletico Madrid di Simeone è una compagine che fa delle compattezza, l’aggressività la sua arma migliore. Come principio difensivo la squadre tende a difendere lo spazio, soprattutto in zona centrale. Il sistema di gioco utilizzato basico è un 4-4-2, dove la peculiarità maggiore è agire e di conseguenza colpire sulle transazioni positive, dove l’attacco è diretto sempre centralmente. A palla riconquistata mai più ci troviamo di 3/4 passaggi, sempre in verticale, per poiinnescare 1 punta che attacca la linea difensiva avversaria maggiormente quando affronta squadre con maggiore qualità tecnica (Bayern, Barcellona, Real Madrid). I due esterni di metà campo che agiscono a piede invertito, svolgono le due fasi con tanta intensità, in fase di possesso vengono dentro il campo cercare il filtrante oppure l’ 1/2 con la punta per calciare. Grande meticolosità anche sulle situazioni da palla inattiva con grande varietà di schemi, con blocchi per liberare al centro, spesso un centrale difensivo che va ad attaccare l’area piccola. Grande lavoro tattico lo svolge Gabi, che fa da schermo ai centrali sporcando tutte le linee di passaggio degli avversari. La squadra quando affronta un avversario più debole, si muove comunque il blocco quando deve agire col pressing ultra offensivo

Sempre Io Gioco Pulito ha chiesto di questo parallelismo tra il Cholo e il Mago a Mirko Calemme, giornalista di As, uno dei più importanti quotidiani sportivi spagnoli (molto vicino alle notizie della capitale). Il giornalista ha dichiarato: “Atletico che ha fatto imprese superiori alla Grande Inter perché è una squadra molto meno forte, con molti meno talenti. La Grande Inter non vendeva ogni anno i talenti, aveva alcuni giocatori che sono entrati nella storia di questo sport. Lo stile di gioco, la garra messa in campo è simile. In Spagna sono divisi: spesso si criticava il tikitaka di Guardiola perché noioso ma vogliono che la nazionale giochi così. I madridisti amavano il gioco verticale, ora criticano il gioco cholista. In Spagna, soprattutto i catalani, tiferanno Atletico nella finale. Tutti colchoneros in Spagna, uniti contro il Real, perché a Barcellona non vogliono che a Madrid arrivi l’undicesima“.

Il paragone tra i due tecnici viene affrontato anche da Burgnich, che a Io Gioco Pulito afferma: “Un allenatore può giocare in tanti modi, bisogna poi vedere interpreti e risultati. Simeone gioca come giocavamo noi all’epoca e non il tikitaka come giocano oggi in Spagna che sinceramente mi annoia. Simeone, come Herrera, puntava tutto sul gruppo e sulla forza della squadra, quella interna,perché lavorava sulla nostra testa il Mago e non sui piedi e non è vero che questo stile aggressivo logora: Herrera era così, inoltre ci portava in ritiro il venerdì e ci lasciava il martedì, il giorno dopo c’era la Coppa dei Campioni, ed il venerdì si ricominciava da capo. Questo poteva stancarci ma così non è statoperché eravamo un gruppo, eravamo uniti, ed eravamo tutti consapevoli di fare qualcosa di grande. Io rivedo molto di Simeone e di questo Atletico Madrid nella nostra Inter“.

Due squadre molto simili, con un caratter(accio) molto forte, caratterizzate dalla garra e dalla voglia di vincere. Una delle due, però, aspira a fare ancora meglio avendo, tutt’oggi, la possibilità di farlo.

(FONTE: iogiocopulito.ilfattoquotidiano.it)

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