Si è concluso oggi il blitz interista in terra cinese, con la delegazione nerazzurra (formata dal Ceo Michael Bolingbroke, fidatissimo braccio destro di Thohir, il Corporate director Michael Williamson, il Chief Sport administrator Giovanni Gardini e il Chief Revenue officer Michael Gandler) che ha ricambiato la visita di cortesia del gruppo asiatico datata 20 aprile scorso.
Non sono solo educazione e cavalleria, come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, a muovere le due delegazioni ma lo scambio di informazioni sul club nerazzurro e la speranza che la Suning, multinazionale che giganteggia nell’ambito elettronico, entri a far parte dei giochi. in Italia sperano che questa trasferta sia servita a riallacciare i rapporti tra le due parti, interrotti (ma mai del tutto archiviati nel corso di questi quarantacinque giorni) dai rappresentanti cinesi, che non si sono trovati d’accordo con la società sulla valutazione del club.
Troppo alto il prezzo, secondo i generali della Suning, per una società che versa in una profonda crisi finanziaria, dato che dovrebbe colmare un gap di circa 230 milioni entro il 2019. Intanto il confronto va avanti e Zhang Jidong e la sua truppa sono stati invitati a S. Siro per la finale di Champions. Ma si può attendere una risposta lampo già in settimana.