Il peggiore tra le fila nerazzurre nella semifinale Scudetto Primavera è stato Senna Miangue (5), 19enne Belga che stanzia sull’out mancino, sulla linea difensiva a 4 di Stefano Vecchi. Il classe ’97 ha disputato una partita decisamente sottotono, soffrendo tremendamente gli sprint giallorossi dalla sua parte.
In particolare, D’Urso e Machin gli hanno fatto vedere i “sorci verdi”. Il primo è riuscito a rubargli un tempo di gioco e a crossare per la testa di Tumminello, per il momentaneo pareggio capitolino. Sul secondo gol romano, è sempre Miangue a farsi sorprendere. Nella circostanza, però, è Machin che lo salta con un agilissimo doppio passo, grazie al quale pennella un destro teso e basso per il raddoppio sempre di Tumminello.
All’80 lascia il campo a Pinamonti, con l’obiettivo di Vecchi di arrivare al pareggio il prima possibile, togliendo un difensore per un attaccante. Pareggio che giungerà allo scadere con il rigore sigillato da Manaj.