“Suning ha ambizioni importanti e farà grande l’Inter“: a dichiararlo è Andrea Radrizzani, milanese (ma ora vive tra Londra e Singapore) classe 1974, con molto fiuto per gli affari, tanto da diventare socio di Riccardo Silva nella MP&Silva e fondatore della Aser, una holding con interessi in media, sport e intrattenimento. E’ lui che ha guidato la Suning nella trattativa con l’Inter, fornendo consigli e informazioni preziose. 
Radrizzani conosce i menager della Suning e vanta un rapporto diretto con Ren Jun, il vicepresidente esecutivo. Coi vertici cinesi si erano già incontrati nei mesi scorsi per due motivi: la Suning desiderava entrare nella MP&Silva e avviare un progetto che avrebbe coinvolto 2-3 club europei di secondo livello. La Suning, però, si è imbattuta nel fascicolo Inter e ha chiesto aiuto a Radrizzani.
Radrizzani ha consigliato di acquistare la maggioranza delle quote (siamo al 70% ma entro pochi mesi i cinesi rileveranno il 30% di Thohir) e di conoscere meglio la realtà italiana, molto diversa da quella cinese, garantendo un “dolce” passaggio di proprietà. Il presidente della Aser è convinto che la compagnia cinese spenderà perché conosce quali ricavi deriverebbero dal brand nerazzurro: nel medio-lungo periodo, ha ipotizzato Radrizzani, l’Inter potrebbe essere quotata in Borsa. Per quanto riguarda il rapporto con Jiangsu, l’italiano è stato chiaro: “Ci sarà un gemellaggio, con interazioni commerciali e tecniche, ma non prestiti di stelle. L’obiettivo è di primeggiare in Cina“. Nel calcio con lo Jiangsu, sul mercato col marchio nerazzurro.
(Fonte: Gazzetta dello Sport)