La Gazzetta dello Sport prova a fare chiarezza sul futuro dell’Inter, dopo la chiusura dell’affare con Suning. Ecco i vari punti presi in esame:
FPF E UOMINI MERCATO – Il mercato estivo dovrebbe essere gestito da Ausilio e Giovanni Gardini, rispettivamente direttore sportivo e chief football administrator che hanno un contratto sino al 2017. Si seguiranno le disposizioni della Uefa in tema di Fair Play Finanziario, poiché l’accordo resta vincolante sino alla prossima estate. Quindi l’Inter dovrà chiudere il bilancio in corso con un passivo non superiore ai 30 milioni di euro, produrre almeno 50 milioni di plusvalenze e affrontare l’Europa League con una rosa di 21 elementi (anziché 25).
MERCATO ESTIVO E IDEE – L’idea per la prossima sessione di calciomercato rimane la seguente: bisogna seguire le direttive della Uefa e quindi si avrà un mercato di autofinanziamento, a meno che Suning si presenti a Nyon entro fine luglio facendo sì che la Uefa riveda l’accordo. Se non fosse così, oltre Banega ed Erkin, potrebbe arrivare Vilhena a parametro zero, senza dimenticare la possibile asse di mercato con lo Jiangsu, che potrebbe prestare Teixeira e Ramires (sempre se la Uefa sia d’accordo a prestiti di giocatori appartenenti a squadre dello stesso proprietario).
FUTURO DIRIGENZIALE E DI MANCINI- Suning potrebbe decidere di avviare una rivoluzione societaria immediata. Se così fosse Cordoba ritornerebbe nel ruolo di direttore sportivo con Zanetti possibile presidente: l’ipotesi, suggestiva, difficilmente sarà applicata in questa sessione estiva. Probabilmente sarà tutto rinviato al 2017, quando scadrà il contratto di Ausilio. Su Mancini si va verso la conferma, anche se non c’è stata nessuna chiamata/conferma né da Suning né da Thohir: bisogna sciogliere questo nodo così da iniziare il cammino della prossima stagione.
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